Segni di malessere nel cavallo: come riconoscerli e intervenire per tempo

 

In questo articolo parliamo di...

  • Ogni cavallo ha un proprio equilibrio comportamentale e fisiologico: imparare a riconoscerne la “normalità” è essenziale per individuare subito anche i più lievi segnali di malessere. Un cambiamento, anche sottile, può essere il primo campanello d’allarme.
  • Isolamento, apatia, rifiuto del cibo, ma anche sudorazione anomala, postura innaturale o gonfiori localizzati, sono tutti indicatori di disagio. Il proprietario deve saperli riconoscere tempestivamente per poter agire in modo mirato.
  • Di fronte a sintomi sospetti, il contatto con il veterinario è imprescindibile. Nell’attesa, occorre evitare improvvisazioni e adottare misure di contenimento del rischio, come rimuovere il cibo o calmare il cavallo con una passeggiata lenta.

L'arte di "ascoltare" il cavallo: un cambiamento anche minimo nel modo di muoversi, alimentarsi o interagire può essere il primo segnale di un disagio più profondo

La capacità di "ascoltare" il proprio cavallo non si basa sull'udito, ma su un'osservazione attenta e costante, un'arte che ogni proprietario può e deve coltivare.

Un cavallo in piena salute comunica il suo benessere attraverso un linguaggio corporeo e comportamentale chiaro e inequivocabile. È un animale curioso, vigile, che interagisce positivamente con l'ambiente circostante e con i suoi simili.

Il suo sguardo è vivo, le orecchie mobili e attente, e il mantello appare lucido e uniforme. Si muove volentieri, con fluidità e senza rigidità, e dimostra un appetito regolare e costante, consumando con gusto la sua razione di fieno e mangime.

Questi elementi costituiscono la base di riferimento, il quadro di normalità essenziale per ogni cavallo.

Ma occorre anche imparare a decifrare quei segnali, a volte quasi impercettibili, che indicano un'alterazione di questo delicato equilibrio.

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Come capire se il tuo cavallo sta bene: segni vitali e comportamenti di riferimento

Definire lo stato di salute di un cavallo significa andare oltre l'assenza di malattia evidente.

Come già anticipato, un cavallo sano è un animale attivo, che partecipa alla vita sociale del branco, mostrando interesse per ciò che lo circonda.

Dal punto di vista fisico, i segni di benessere sono altrettanto evidenti: occhi vispi e puliti, narici asciutte, e un appetito costante sono tutti indicatori positivi.

È fondamentale, però, che ogni proprietario impari a conoscere anche i parametri vitali di base del proprio animale, che fungono da vero e proprio metro di paragone. La temperatura corporea normale in un cavallo adulto a riposo si attesta tra i 37,2 e i 38,2°C. La frequenza respiratoria varia tra gli 8 e i 16 atti al minuto, mentre quella cardiaca si situa tra i 28 e i 40 battiti al minuto.

Occorre però ricordare che ogni cavallo è un individuo a sé, con le proprie piccole variazioni fisiologiche e comportamentali. Stabilire quale sia la "normalità" per il proprio compagno è la chiave per poter notare tempestivamente qualsiasi anomalia.

Questi segnali, sia fisici che comportamentali, possono diventare la manifestazione esterna di problemi interni molto seri.

Un cavallo bianco che corre in un prato | RimosVet

Segnali di malessere nel cavallo: come riconoscere i sintomi fisici e comportamentali

Quando un cavallo non sta bene, lo comunica attraverso una serie di segnali che possono essere suddivisi in due grandi categorie: comportamentali e fisici. Riconoscerli è il primo passo per un intervento efficace.

Un cambiamento nel comportamento è spesso il primo campanello d'allarme.

Un cavallo solitamente socievole che si isola dal branco, un compagno energico che diventa apatico e letargico, o al contrario, un animale calmo che mostra irrequietezza, aggressività improvvisa o rifiuta il lavoro, sono tutti segnali che non vanno ignorati.

Anche l'appetito è un indicatore sensibile: la selettività improvvisa verso il cibo o il suo completo rifiuto sono sintomi preoccupanti.

Sul piano fisico, i segnali possono essere ancora più vari e specifici. È essenziale prestare attenzione a:

  • postura anomala: un cavallo che sposta continuamente il peso, che tiene una zampa sollevata o che inarca la schiena sta comunicando dolore;
  • segni di dolore acuto: sudorazione eccessiva senza motivo apparente, tremori, o il continuo guardarsi i fianchi sono spesso associati a coliche;
  • condizione generale: una perdita di peso inspiegabile, un mantello opaco e ispido, o la presenza di gonfiori localizzati su arti o addome richiedono un'indagine approfondita;
  • lesioni e irritazioni: ferite, abrasioni, o la comparsa di dermatiti e prurito intenso sono problemi da affrontare tempestivamente per evitare infezioni e complicazioni.

Cogliere questi segnali è importante, perché permette di contattare tempestivamente il veterinario.

Dalle coliche alla zoppia: le principali cause di malessere nel cavallo

Dietro ai segnali di malessere si celano spesso condizioni patologiche specifiche. Tra le più comuni, la colica equina è una delle più temute, indicando un dolore addominale che richiede un contatto immediato con il veterinario.

Il veterinario può consigliare mangimi complementari minerali come GI Solution, la cui azione adsorbente, chelante e protettiva, pur non essendo sostituiva della terapia medica può essere utile come supporto in caso di sospetta contaminazione da tossine o problemi digestivi legati all'iperacidità.

Altrettanto frequenti sono i problemi muscolo-scheletrici, come zoppie, artriti o lesioni, che si manifestano con anomalie nell'andatura e gonfiore.

Per supportare il benessere articolare, esistono mangimi complementari a base di estratti vegetali specifici.

Per il supporto di queste condizioni, esistono mangimi complementari come Aequisol, che si avvale di una miscela di piante officinali. Al suo interno, la Spirea ulmaria è nota per la sua capacità di inibire i processi infiammatori, mentre la Curcuma longa ne potenzia l'efficacia. La formula è arricchita dalle proprietà del Ribes nigrum, che aiuta coadiuvare il trattamento degli stati infiammatori grazie ai flavonoidi con effetto antiossidante.

Infine, non vanno trascurati i problemi dentali e le affezioni cutanee, che possono causare un dolore costante e un disagio significativo.

Una volta identificato un sintomo, l'azione diventa la priorità.

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Cosa fare se il cavallo non sta bene: come agire e quando chiamare il veterinario

Di fronte a un segnale di malessere, il compito del proprietario è importante ma circoscritto: osservare con attenzione, intervenire nell’immediato solo con misure di primo supporto e, soprattutto, contattare tempestivamente il veterinario, che è l’unico a poter valutare le cause e impostare una terapia.

Nell'attesa, è importante non somministrare farmaci, togliere il cibo e far passeggiare lentamente il cavallo.

Il movimento va considerato solo se il cavallo è gestibile in sicurezza e se sembra alleviare il disagio, altrimenti è meglio lasciarlo tranquillo in un ambiente sicuro in attesa del veterinario.

La prevenzione, tuttavia, resta l'arma più importante.

Una gestione ottimale della scuderia, un'alimentazione bilanciata, e controlli regolari sono i presupposti principali della salute equina.

Per supportare il benessere generale e contribuire a lenire situazioni di malessere, si può fare ricorso, sempre sotto consiglio veterinario, a soluzioni a base vegetale.

Un prodotto come Kanarescue® Horse, ad esempio, è una soluzione idrosolubile che combina le proprietà di diversi ingredienti naturali: l'aloe vera è nota per le sue proprietà rigeneranti e di sostegno al sistema immunitario; la menta piperita offre un effetto calmante e rinfrescante; la salvia ha proprietà antinfiammatorie e antisettiche, mentre il cannabidiolo (sintetico) agisce come adattogeno e fonte di antiossidanti naturali.

La loro azione sinergica può contribuire a lenire situazioni di malessere, attenuare infiammazioni o pruriti e supportare l'equilibrio delle normali funzionalità corporee.

L'osservazione quotidiana, unita a queste buone pratiche, permette di creare un ambiente in cui il cavallo può prosperare.


Segni di malessere nel cavallo: domande frequenti

Qual è il primo parametro vitale da controllare se sospetto che il mio cavallo non stia bene?

La temperatura corporea è uno degli indicatori più rapidi, oggettivi e facili da misurare per valutare lo stato di salute generale. Il range di normalità per un cavallo adulto a riposo è compreso tra 37,2 e 38,2°C. Una temperatura superiore a questo intervallo (febbre) indica quasi sempre un processo infiammatorio o infettivo in corso. Insieme alla temperatura, è molto utile osservare il colore delle mucose gengivali (che dovrebbero essere rosate e umide) e contare la frequenza respiratoria. La presenza di febbre, associata a mucose pallide o a un respiro affannoso, costituisce un'emergenza che richiede un intervento veterinario immediato.

Il mio cavallo ha iniziato a mangiare più lentamente e a selezionare il fieno. Devo preoccuparmi?

Assolutamente sì, è un segnale che non deve mai essere sottovalutato. Un cambiamento nelle abitudini alimentari è spesso uno dei primi indicatori di un problema. La causa più comune è un dolore a livello della bocca, provocato da punte dentali, denti fratturati o infiammazioni gengivali che rendono dolorosa la masticazione. Tuttavia, potrebbe anche essere un sintomo precoce di problemi più sistemici, come ulcere gastriche, stress o un malessere generale. È fondamentale programmare al più presto una visita da parte di un dentista equino qualificato e, qualora non venissero riscontrati problemi orali, consultare il veterinario per un'indagine più approfondita.

Quando è indispensabile chiamare subito il veterinario se il cavallo mostra segni di malessere?

Ci sono situazioni che richiedono un contatto immediato con il veterinario, senza esitazioni. Tra queste rientrano sintomi come coliche, caratterizzate da un cavallo che si rotola, guarda insistentemente i fianchi o mostra sudorazione improvvisa. Anche una zoppia acuta, accompagnata da gonfiore o impossibilità a muoversi, è un’emergenza. Lo stesso vale per difficoltà respiratorie, mucose pallide o congeste e febbre elevata persistente. In questi casi, il tempo è un fattore determinante per salvaguardare la salute del cavallo. Agire rapidamente può fare la differenza tra una risoluzione efficace e gravi complicazioni.

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