Come prendersi cura della criniera del cavallo: consigli pratici per una pulizia efficace

 

In questo articolo parliamo di...

  • Una criniera ben curata non sono solo un dettaglio estetico, ma un alleato per il benessere del cavallo: favorisce la salute della cute sottostante, riduce la formazione di nodi dolorosi e contribuisce a prevenire irritazioni e piccole infezioni dovute all’accumulo di sporco.
  • L’efficacia della toelettatura dipende da strumenti specifici e da una routine regolare: shampoo delicato, balsamo districante, pettine a denti larghi e spazzola morbida sono indispensabili per non danneggiare i crini.
  • In presenza di prurito o lesioni è importante intervenire con prodotti dermatologici lenitivi e cicatrizzanti a base vegetale, rispettando il pH cutaneo e sostenendo la naturale rigenerazione della pelle.

Dalla scelta degli strumenti giusti alla routine perfetta: la guida completa per una criniera sana e splendente

La criniera di un cavallo contribuisce al suo benessere generale, proteggendo la cute sottostante e riducendo la formazione di nodi e sfregamenti.

Prendersene cura non è solo una questione estetica, bensì un atto fondamentale per la sua salute. Una criniera trascurata può diventare un ricettacolo di sporco, parassiti e batteri, causando nodi inestricabili, irritazioni cutanee e un profondo disagio per l'animale.

Una gestione attenta e regolare previene questi problemi, assicurando che il mantello rimanga forte, lucido e funzionale.

Per iniziare questo percorso di attenzione e cura, è essenziale partire dalle basi, ovvero dalla selezione accurata degli attrezzi del mestiere.

Avere a disposizione il giusto equipaggiamento trasforma la toelettatura da un compito arduo a un'efficace routine di benessere.

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Gli strumenti indispensabili: cosa non può mancare nel kit di toelettatura

Per garantire una pulizia profonda ma delicata, è fondamentale dotarsi di un kit di toelettatura adeguato. Il primo elemento fondamentale è uno shampoo specifico per cavalli, formulato per rispettare il pH della loro pelle ed evitare di rimuovere in modo aggressivo gli oli naturali che la proteggono.

A questo si affianca un balsamo o uno spray districante, essenziale per ammorbidire i crini e facilitare la rimozione dei nodi senza spezzarli.

Altri strumenti sono altrettanto importanti, vediamo quali.

Un pettine a denti larghi è perfetto per lavorare sui nodi più ostinati, mentre una spazzola morbida è ideale per la lucidatura finale e per distribuire uniformemente i prodotti.

Infine, un asciugamano pulito in microfibra permette di tamponare l'eccesso d'acqua senza sfregare, riducendo il rischio di danneggiare i crini quando sono più fragili.

Tuttavia, il successo della toelettatura dipende anche dalla definizione di una corretta ed efficace routine di pulizia.

Un cavallo dalla folta criniera | RimosVet

La routine di pulizia passo-passo: come e quando lavare criniera

La frequenza dei lavaggi è un aspetto determinante: lavare troppo spesso può seccare la cute, mentre farlo troppo di rado favorisce l'accumulo di sporco.

Generalmente, un lavaggio approfondito ogni paio di settimane è sufficiente, ma la frequenza va adattata alla stagione, al livello di attività del cavallo e alle sue condizioni di vita. L’ideale sarebbe valutare il singolo caso con l’aiuto del veterinario o di un groom esperto, cioè un professionista della cura quotidiana del cavallo, specializzato nella gestione del mantello e nella toelettatura.

La procedura corretta inizia bagnando abbondantemente i crini con acqua tiepida per rimuovere lo sporco superficiale. Successivamente, si applica una piccola quantità di shampoo specifico, massaggiando delicatamente dalle radici alle punte e prestando particolare attenzione alla base, dove sudore e sebo tendono ad accumularsi.

Un risciacquo meticoloso è imperativo per non lasciare residui, che potrebbero causare prurito e attirare ulteriore sporcizia.

Dopo aver applicato e risciacquato un balsamo, è consigliabile tamponare con un panno e lasciare asciugare all'aria i crini.

Una volta completati il lavaggio e l'asciugatura, si passa alla fase più delicata: il districamento, un'arte che richiede pazienza e la tecnica giusta per preservare l'integrità di ogni singolo crine.

L'arte di districare senza danni: tecniche e prodotti per una criniera fluente

Districare la criniera richiede un approccio metodico per non spezzare i crini. La regola d'oro è non avere fretta. Si inizia lavorando con le dita per separare delicatamente le ciocche e sciogliere i nodi più grandi.

Solo in un secondo momento si può passare a un pettine a denti larghi, procedendo sempre dall’alto verso il basso ma iniziando dalle punte e risalendo verso le radici con movimenti brevi e leggeri.

Tenere la ciocca saldamente alla base con una mano mentre si pettina riduce la tensione sulle radici, minimizzando il dolore per il cavallo e la caduta dei crini.

L'uso di spray districanti specifici può fare una grande differenza, creando una pellicola protettiva che facilita lo scorrimento del pettine.

Per una protezione a lungo termine, soprattutto per i cavalli che vivono all'aperto, realizzare delle trecce morbide e non troppo strette può aiutare a prevenire la formazione di nuovi nodi.

Mantenere i crini in ordine è un obiettivo primario, ma è altrettanto importante sapere come intervenire quando la cute sottostante manifesta problemi, come prurito o piccole abrasioni.

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Affrontare le sfide cutanee: prurito, irritazioni e piccole lesioni

Una criniera sana poggia sempre su una cute sana. Prurito, forfora o irritazioni alla base non vanno sottovalutati: possono essere la conseguenza di sfregamenti o scarsa igiene, ma anche i primi segnali di parassitosi, infezioni o reazioni allergiche.

In presenza di questi sintomi è fondamentale chiedere la valutazione del veterinario, che potrà identificare la causa e indicare la terapia più appropriata.

Solo successivamente, in un’ottica di supporto, si possono considerare prodotti complementari o coadiuvanti per favorire il benessere cutaneo e ridurre il disagio dell’animale.

In questo contesto, sempre sotto la guida del veterinario, è possibile ricorrere a soluzioni a base vegetale come Kanarescue® Horse. Si tratta di una soluzione idrosolubile formulata con cannabidiolo sintetico (CBD), aloe vera, menta, salvia e semi di pompelmo.

Ma a cosa serve?

Questa composizione è studiata per offrire un'azione rilassante che può aiutare ad attenuare infiammazioni e pruriti. La cute presenta molti recettori endocannabinoidi e l’assunzione di Kanarescue Horse promuove la loro stimolazione aiutando l’organismo a ritrovare l’omeostasi e il benessere cutaneo. L'aloe vera supporta le difese immunitarie e i processi rigenerativi, mentre gli estratti di pompelmo e salvia offrono proprietà antibatteriche e antisettiche.

Se, invece, lo sfregamento ha già causato piccole lesioni esterne, può rendersi necessario supportare la riparazione della cute.

Prodotti a base vegetale come Hypermix®, formulato con neem e iperico, lavorano proprio per questo scopo. La sinergia di queste piante favorisce un'azione antisettica e aiuta a stimolare la riepitelizzazione.

Basta applicare solo un velo di prodotto sulla zona interessata.

L’iperico ha però un effetto fotosensibilizzante: durante il trattamento il cavallo deve quindi essere tenuto lontano dalla luce diretta del sole.

Come accade per tutti i prodotti naturali, esiste inoltre la possibilità di reazioni cutanee individuali. Per questo motivo è buona norma testare il prodotto su una piccola area e sospendere l’applicazione se compaiono segni di irritazione.

Infine, si ricorda che i prodotti presentati sono da considerarsi dei coadiuvanti e non sostituiscono eventuali terapie stabilite dal veterinario, anzi devono essere utilizzati sotto la guida dello stesso professionista sanitario.


Consiglio per pulizia criniera cavallo: domande frequenti

Con quale frequenza dovrei lavare la criniera del mio cavallo?

La frequenza ideale dipende da vari fattori, come la stagione, lo stile di vita del cavallo e il tipo di attività svolta. In generale, alcuni cavalli possono beneficiare di un lavaggio completo ogni 2–4 settimane, ma non esistono regole fisse: lavaggi troppo frequenti possono seccare la cute, mentre lavaggi troppo rari favoriscono accumuli di sporco. Durante l'estate o per i cavalli che sudano molto, potrebbe essere necessario aumentare la frequenza, mentre in inverno i lavaggi possono essere più radi. È sempre consigliabile valutare il singolo caso con l’aiuto del veterinario o di un groom esperto.

Posso usare uno shampoo per umani sulla criniera del cavallo?

È fortemente sconsigliato. Gli shampoo per uso umano sono formulati per il pH della pelle umana, che è acido (circa 5,5), mentre la pelle del cavallo ha un pH più neutro o leggermente alcalino. L'uso di prodotti non specifici può alterare questo delicato equilibrio, causando secchezza, irritazione, prurito e indebolendo le difese naturali della cute. È sempre preferibile investire in uno shampoo equino di qualità, progettato per pulire efficacemente senza compromettere la salute della pelle e la lucentezza del mantello dell'animale.

Come posso gestire una criniera molto annodata senza tagliare i crini?

Affrontare una criniera molto annodata richiede pazienza e gli strumenti giusti. Mai tentare di pettinarla da asciutta. Applica generosamente uno spray districante o un po' di balsamo diluito in acqua, lasciando agire per alcuni minuti per ammorbidire i nodi. Inizia a lavorare con le dita, cercando di separare le ciocche più grandi. Successivamente, utilizza un pettine a denti larghi partendo sempre dalle estremità e risalendo lentamente verso le radici. Tenere la ciocca alla base ridurrà lo stress sui follicoli. Potrebbe essere necessario ripetere l'operazione in più sessioni.

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