Gli insetti pericolosi per i cani: quali sono e perché evitarli
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- Con l'arrivo della bella stagione, l'aumento della presenza di insetti espone i cani a rischi concreti. Punture di insetti come api e vespe possono scatenare reazioni allergiche immediate e potenzialmente letali, simili a quelle umane. È fondamentale riconoscere i segnali di un'emergenza, come gonfiore eccessivo o difficoltà respiratorie, e sapere come intervenire tempestivamente per proteggere la salute del proprio animale domestico.
- Molti insetti non sono solo fastidiosi, ma agiscono come vettori di gravi malattie. Zanzare e flebotomi possono trasmettere patologie come la filariosi e la leishmaniosi, che richiedono terapie lunghe e complesse. Allo stesso modo, le zecche sono portatrici di malattie come la babesiosi e l'ehrlichiosi. Una prevenzione mirata attraverso antiparassitari specifici è quindi un pilastro essenziale per la salute a lungo termine del cane.
- Il pericolo non deriva unicamente dalle punture. Insetti come la processionaria rappresentano una minaccia grave anche solo per contatto. I peli urticanti di questo bruco possono causare gravi infiammazioni, dolore acuto e necrosi dei tessuti, specialmente se entrano in contatto con la bocca o la lingua del cane. La conoscenza di questi pericoli "passivi" è fondamentale per evitare incontri potenzialmente devastanti durante le passeggiate.
Tra infestazioni cutanee, rischi respiratori e minacce urticanti, conoscere gli insetti più pericolosi è essenziale per prevenire conseguenze potenzialmente gravi sulla salute del cane
Il tepore primaverile e il clima estivo invitano a esplorare la natura insieme al proprio cane. Tuttavia, questo periodo coincide anche con un aumento della presenza di insetti, molti dei quali non sono solo un fastidio, ma rappresentano una minaccia concreta per la salute dei cani.
Dalle reazioni allergiche immediate scatenate da una puntura, fino a malattie croniche trasmesse da parassiti, i pericoli sono molteplici.
Ma siamo davvero preparati a riconoscerli e a proteggere i nostri fedeli compagni?
Comprendere i rischi è il primo, fondamentale passo per garantirsi che ogni avventura rimanga un'esperienza sicura e gioiosa.
Questo articolo offre una panoramica dettagliata delle principali minacce, delle strategie di prevenzione e delle soluzioni di supporto per gestire le conseguenze di questi sgraditi incontri.
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Api, vespe e calabroni: il pericolo delle reazioni allergiche
L'incontro con gli imenotteri (api, vespe, calabroni) è uno dei rischi più evidenti. Spesso, il cane viene punto su parti delicate come il muso, le zampe o l'interno della bocca nel tentativo di "giocare" con l'insetto.
La puntura inietta un veleno che provoca dolore acuto, arrossamento e gonfiore. Sebbene una singola puntura possa risolversi con un leggero disagio, il pericolo maggiore è la reazione allergica, che può portare a uno shock anafilattico.
I segnali d'allarme che richiedono un intervento veterinario immediato includono:
- difficoltà respiratorie
- gonfiore esteso, soprattutto del collo e del muso
- vomito e debolezza improvvisa
- collasso
In queste situazioni, ogni minuto è prezioso.
Tuttavia, esistono minacce più silenziose, portate da parassiti che agiscono nell'ombra, nutrendosi del sangue del cane e trasmettendo malattie complesse.

Pulci e zecche: i parassiti più comuni e le malattie trasmesse
Pulci e zecche sono una minaccia costante, non limitata a una singola stagione. Le pulci possono causare un prurito incessante e, in soggetti predisposti, la Dermatite Allergica da Pulci nel cane (DAP), una condizione cutanea estremamente fastidiosa e assai debilitante per l'animale.
Le zecche, d'altro canto, sono ancora più insidiose. Durante il loro pasto di sangue, che può durare diversi giorni, possono trasmettere una serie di malattie gravi.
Tra le più comuni in Italia vi sono la malattia di Lyme (o Borreliosi di Lyme), trasmessa dalla zecca Ixodes ricinus e causata dal batterio Borrelia burgdorferi, l’Ehrlichiosi (trasmessa da Rhipicephalus sanguineus), la Babesiosi (o Piroplasmosi) e la febbre bottonosa del Mediterraneo, una forma di rickettsiosi causata da Rickettsia conorii.
È importante ricordare che non tutte le zecche sono infette e che il rischio di trasmissione varia notevolmente in base alla regione geografica e alla stagionalità.
Queste malattie presentano spesso sintomi generici come febbre, letargia e dolori articolari, che possono evolvere in condizioni severe.
Ma come gestire il disagio cutaneo che ne deriva, come il prurito e l'irritazione costanti?
Gestire prurito e irritazioni: il supporto per il benessere cutaneo del pet
Quando la pelle del cane è messa a dura prova dalle punture dei parassiti - dopo aver sentito il proprio veterinario - si può intervenire con prodotti che possano lenire la cute e dare sollievo al proprio amico a 4 zampe. Il Cannabidiolo sintetico (CBD) è oggetto di crescente interesse in ambito veterinario per le sue potenziali proprietà antiossidanti e lenitive. Per questo motivo alcuni prodotti topici lo includono come coadiuvante nel supporto al benessere cutaneo.
La linea Kanarescue®, un prodotto per uso veterinario, è stata formulata proprio per contribuire al benessere dell'animale in queste situazioni. I prodotti Kanarescue non contengono metalli pesanti e sfruttano i benefici del CBD idrosolubile prodotto sinteticamente, insieme a estratti vegetali specifici.
- Kanarescue® Bath: è uno shampoo dermatologico a basso tenore di schiuma, ideale come trattamento di supporto in caso di dermatosi, prurito, irritazioni e arrossamenti. La sua formula, a base di calendula, arnica e CBD idrosolubile, svolge un'azione lenitiva, calmante e balsamica.
- Kanarescue® Foam: è una spuma dermatologica, utilizzabile anche senza risciacquo, che offre un'azione idratante, emolliente e lenitiva. A base di achillea, arnica e CBD idrosolubile, è un pratico supporto per alleviare il prurito e le irritazioni localizzate.
L'uso di questi prodotti contribuisce a lenire e a prevenire situazioni di malessere, rilassando l'animale e attenuando le irritazioni cutanee.
Similmente alle zecche, anche alcuni insetti volanti sono tristemente noti per la loro capacità di agire come vettori di malattie complesse e difficili da trattare.
Zanzare e flebotomi: vettori di patologie gravi come la leishmaniosi
Il ronzio di una zanzara non è solo un fastidio. Per i cani, la puntura di alcune specie può trasmettere la filariosi cardiopolmonare, una patologia causata da un parassita (Dirofilaria immitis).
Le larve del parassita, inoculate attraverso la puntura, migrano fino al cuore e alle arterie polmonari dove, diventando adulte, possono causare danni cardiaci e respiratori severi, potenzialmente fatali se non trattati.
Altrettanto temibili sono i flebotomi (o pappataci), piccoli insetti attivi al tramonto che trasmettono la leishmaniosi.
Questa malattia cronica, causata dal protozoo Leishmania infantum, provoca un deperimento progressivo dell'animale, con sintomi cutanei e viscerali che possono portare a un'insufficienza renale fatale.
Non tutti gli insetti pericolosi, però, trasmettono malattie; alcuni rappresentano una minaccia fisica diretta a causa delle loro caratteristiche difensive, che possono avere conseguenze gravissime al semplice contatto.
La processionaria: un pericolo da non sottovalutare
Tra i pericoli da non sottovalutare durante le passeggiate in aree verdi, soprattutto in prossimità di pini e querce, vi è la processionaria (Thaumetopoea pityocampa). Il rischio non deriva da una puntura, ma dai peli finissimi e altamente urticanti che ricoprono il corpo di questi bruchi.
Questi peli, che contengono una proteina tossica, vengono liberati facilmente nell'ambiente e possono entrare in contatto con il cane che annusa il terreno o tenta di giocare con le file di bruchi.
Il contatto, anche minimo, con la pelle, le mucose o, peggio, con la lingua e la bocca, scatena una reazione infiammatoria violenta e immediata. I sintomi includono salivazione intensa, dolore acuto, gonfiore della lingua (edema linguale) che può portare a soffocamento, e vomito.
La conseguenza più temibile è la necrosi tissutale: le parti colpite, come porzioni della lingua, possono morire e staccarsi.
L’ingestione dei peli può avere conseguenze molto gravi, in alcuni casi anche fatali, soprattutto se non si interviene tempestivamente.
Di fronte a una tale varietà di minacce, dai parassiti agli insetti urticanti, diventa evidente che la strategia migliore per garantire la sicurezza del nostro cane si basa su un approccio proattivo e multiforme, che combina protezione diretta, controllo ambientale e attenzione costante.
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Prevenzione veterinaria mirata: il ruolo chiave degli antiparassitari
La protezione del cane dalle malattie trasmesse da parassiti — come leishmaniosi, filariosi o babesiosi — si basa su una strategia preventiva personalizzata, costruita in base al suo stile di vita, alla zona in cui vive e alla stagionalità. È ciò che raccomandano anche le linee guida internazionali dell’ESCCAP, punto di riferimento in Europa per la prevenzione delle parassitosi nei pet.
È importante sapere che non tutti gli antiparassitari sono uguali: alcuni hanno un’azione repellente, utile soprattutto contro flebotomi e zanzare; altri sono sistemici, e agiscono attraverso il sangue per contrastare zecche e pulci durante il pasto.
Molti di questi prodotti sono di libera vendita, ma alcuni richiedono la prescrizione veterinaria perché contengono principi attivi che, se usati in modo scorretto o su animali con patologie pregresse, possono risultare controindicati o addirittura pericolosi.
Ecco perché evitare il fai-da-te è fondamentale: un antiparassitario scelto senza consulenza può rivelarsi inefficace o inappropriato.
Un altro errore purtroppo frequente è l’utilizzo di prodotti destinati ad altre specie animali. Un esempio tristemente noto è quello delle permetrine, sostanze presenti in molti antiparassitari per cani, che sono però altamente tossiche per i gatti: un contatto accidentale o un'applicazione errata può avere conseguenze gravissime.
Per tutti questi motivi, la scelta del prodotto più adatto — tra collari, spot-on, compresse o spray — va sempre concordata con il medico veterinario, che può anche consigliare test diagnostici (come screening per leishmaniosi o filariosi) prima di iniziare la prevenzione.
Una prevenzione efficace è il risultato di un approccio su misura, costruito insieme al professionista di fiducia, che tenga conto non solo della protezione antiparassitaria, ma anche del controllo ambientale e del monitoraggio clinico regolare.
Gli insetti pericolosi per i cani: domande frequenti
Quali rischi corre il cane se viene punto da api, vespe o calabroni?
Le punture di imenotteri come api, vespe o calabroni possono provocare dolore acuto, gonfiore e arrossamento nelle zone colpite. In alcuni casi, però, si può verificare una reazione allergica grave, fino allo shock anafilattico. I sintomi più pericolosi includono difficoltà respiratorie, vomito, gonfiore del muso e collasso. Se noti uno di questi segnali, è fondamentale portare subito il cane dal veterinario. Un intervento tempestivo può fare la differenza tra la vita e la morte.
Quali malattie possono trasmettere pulci e zecche al cane?
Pulci e zecche sono parassiti molto diffusi che possono trasmettere malattie anche gravi. Le pulci possono provocare prurito intenso e dermatite allergica (DAP), mentre le zecche possono trasmettere la malattia di Lyme, l’ehrlichiosi, la babesiosi e la febbre bottonosa del Mediterraneo. Queste malattie presentano sintomi come febbre, letargia e dolori articolari. È importante controllare regolarmente il cane e usare prodotti preventivi adeguati per ridurre il rischio di infezione.
Come si può proteggere il cane dalla leishmaniosi trasmessa dai flebotomi?
La leishmaniosi è una malattia cronica grave trasmessa dai flebotomi, piccoli insetti attivi soprattutto al tramonto. Per proteggere il cane, è fondamentale l'uso di antiparassitari repellenti specifici e la riduzione dell’esposizione durante le ore critiche. La malattia può causare deperimento progressivo, lesioni cutanee e danni renali. Il veterinario può consigliare anche test diagnostici regolari e trattamenti preventivi personalizzati, soprattutto nelle aree endemiche.