In questo articolo parliamo di...
- La forfora nel cane è spesso il segnale di un’alterazione del normale rinnovamento cellulare della pelle e può manifestarsi come secca o grassa. Non deve essere trascurata, poiché spesso riflette il benessere generale dell’animale.
- Identificare la causa della forfora richiede un approccio sistematico: fattori ambientali, dieta inadeguata, parassiti, allergie o disturbi ormonali vanno indagati con l’aiuto del veterinario, che può prescrivere esami mirati e trattamenti su misura.
- La prevenzione parte dalla routine quotidiana: una dieta ricca di nutrienti essenziali, l’uso di shampoo delicati e l’attenzione all’ambiente domestico sono fondamentali per mantenere la pelle del cane in salute e prevenire ricadute.
Dalla secchezza dell’aria alle allergie, passando per carenze nutrizionali o parassiti, le cause possono essere molteplici e richiedono un approccio mirato
La comparsa di scaglie bianche sul mantello del nostro amico a quattro zampe è un evento che preoccupa molti proprietari.
Quando notiamo della forfora sul nostro cane, stiamo osservando il sintomo di un processo di rinnovamento cellulare della pelle che non funziona correttamente. In condizioni normali, le cellule morte vengono eliminate in modo impercettibile, ma quando questo processo accelera o diventa anomalo, le cellule si accumulano e diventano visibili come scaglie biancastre.
Questo fenomeno può essere accompagnato da secchezza cutanea (forfora secca) o, al contrario, da un eccesso di sebo che rende la pelle untuosa (forfora grassa).
Questo fenomeno non deve allarmare, ma non deve neanche essere ignorato, deve invece spingere a una maggiore attenzione verso la salute cutanea del cane. D'altronde la pelle è spesso lo specchio del suo stato di salute generale.
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Le molteplici cause della forfora: cause ambientali, abitudini e alimentazione scorretta
Spesso, le cause della forfora sono più vicine di quanto si pensi e risiedono nell'ambiente in cui il cane vive e nelle sue abitudini quotidiane. Un'umidità troppo bassa in casa, specialmente durante l'inverno a causa del riscaldamento, può seccare la pelle e favorire la desquamazione.
Anche i bagni troppo frequenti o l'uso di shampoo non adatti, troppo aggressivi per il pH della loro cute, possono alterare il delicato film idrolipidico che la protegge. Parallelamente, una dieta carente di nutrienti essenziali, in particolare di acidi grassi Omega-3 e Omega-6, vitamine e proteine di alta qualità, indebolisce la barriera cutanea dall'interno, rendendola più vulnerabile.
Anche una scarsa idratazione, pur non essendo una causa primaria di forfora, contribuisce a rendere la pelle meno elastica e più incline a seccarsi.
Oltre a questi fattori esterni e nutrizionali, è importante considerare che la causa della forfora può talvolta annidarsi direttamente sulla pelle del nostro animale.
Quando la causa è invisibile: parassiti, infezioni e allergie
Se l'ambiente e la dieta sono corretti, è essenziale esplorare cause di natura biologica. La forfora, infatti, può essere la manifestazione di un'infestazione da parassiti. L'acaro Cheyletiella, noto anche come "forfora che cammina", è uno dei principali responsabili.
Anche pulci, funghi (dermatofiti) o lieviti come la Malassezia possono provocare irritazione, prurito e desquamazione.
Un'altra causa molto comune sono le allergie, sia quelle alimentari, scatenate da una proteina specifica, sia quelle ambientali, dovute a pollini, acari della polvere o altri allergeni.
In questi casi, la forfora è spesso accompagnata da un intenso prurito e arrossamenti.
Più raramente, il problema può originare da squilibri interni, come disturbi ormonali (es. ipotiroidismo) o metabolici.
Data la complessità delle possibili cause, diventa fondamentale un approccio mirato che combini trattamenti specifici e un supporto nutrizionale adeguato, sotto la guida del veterinario.

Forfora persistente nel cane: quando rivolgersi al veterinario per una diagnosi
È fondamentale contattare il medico veterinario quando la forfora persiste nonostante i primi accorgimenti, o se è accompagnata da sintomi più severi come prurito intenso, perdita di pelo, arrossamenti, cattivo odore o lesioni cutanee.
Durante la visita, il veterinario raccoglierà un'anamnesi dettagliata, informandosi su alimentazione, stile di vita e storia clinica dell'animale.
Procederà poi con un esame fisico completo della cute. A seconda del sospetto diagnostico, potrà ritenere necessari esami più specifici come raschiati cutanei per la ricerca di parassiti, un esame con la lampada di Wood o una coltura fungina per escludere micosi, test allergologici, una dieta ad esclusione o esami del sangue per indagare eventuali squilibri ormonali.
Solo una diagnosi precisa permette di impostare una terapia mirata, che può includere farmaci specifici. Una volta stabilita la causa, si potrà definire un piano d'azione completo.
Un approccio integrato alla risoluzione: cure topiche e supporto nutrizionale
Una volta individuata la causa con l'aiuto del veterinario, la strategia di intervento deve essere multifattoriale. Sul fronte topico è importante l'uso di prodotti specifici.
Ad esempio, il veterinario può indicare shampoo dermatologici e balsami idratanti, formulati con un pH adeguato, aiutano a ripristinare l'equilibrio della cute senza aggredirla.
Per lenire prurito e irritazioni, ad esempio, possono essere d'aiuto soluzioni come Kanarescue Bath, uno shampoo a basso tenore di schiuma con proprietà lenitive e calmanti grazie alla presenza di calendula, arnica e CBD idrosolubile.
Per un'azione idratante e senza risciacquo, si può optare per Kanarescue Foam, una spuma a base di achillea, arnica e CBD idrosolubile, che grazie alle proprietà degli ingredienti che la compongono, si può utilizzare come trattamento di supporto in caso di dermatosi e arrossamenti.
È bene ricordare che questi prodotti hanno un ruolo coadiuvante e non sostituiscono mai le terapie farmacologiche veterinarie necessarie in caso di infezioni, micosi, parassitosi o allergie.
Parallelamente, è essenziale agire dall'interno, rivedendo la dieta per assicurare un apporto ottimale di nutrienti che supportino la salute della pelle.
Quando il prurito porta il cane a grattarsi fino a lesionarsi, è importante avere a disposizione anche soluzioni per la gestione della cute danneggiata.
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Soluzioni avanzate per la cute lesa e l'importanza della prevenzione
Il prurito intenso può spingere il cane a grattarsi, mordersi o leccarsi insistentemente, causando vere e proprie ferite cutanee che possono infettarsi.
In questi casi, sempre sotto la guida del veterinario, è fondamentale intervenire con un prodotto che coadiuvi il processo di riparazione della pelle, ma che non deve essere inteso come sostitutivo di eventuali medicazioni veterinarie specifiche o farmaci indicati dal medico.
Hypermix® è una formulazione a base vegetale di altissima qualità, disponibile in formato oleoso, gel e garze impregnate, ideale per il trattamento di lesioni esterne in tutti gli animali.
Questo prodotto sfrutta la sinergia di due potenti estratti vegetali: il neem, noto per le sue proprietà rigeneranti, cicatrizzanti, antifungine e antiossidanti, oltre a essere sgradito agli insetti, e l'iperico, apprezzato per la sua capacità di rigenerare i tessuti e per l'azione antisettica e antinfiammatoria.
L'unione di queste piante in Hypermix® aiuta a stimolare la riparazione cutanea, a controllare la carica batterica sulla lesione e a promuovere una corretta riepitelizzazione.
L'iperico ha anche proprietà fotosensibilizzanti, il che significa che il cane trattato con Hypermix® deve essere mantenuto lontano dalla luce solare diretta.
Tuttavia, il miglior approccio rimane la prevenzione.
Spazzolare regolarmente il mantello, mantenere una dieta bilanciata, garantire un ambiente con la giusta umidità e sottoporre il cane a controlli veterinari periodici sono le chiavi per mantenere la sua pelle sana e prevenire la ricomparsa della forfora.
Forfora nel cane: domande frequenti
Con quale frequenza dovrei lavare un cane con forfora e quali prodotti usare?
La frequenza dei bagni per un cane con forfora deve essere attentamente bilanciata. Lavaggi troppo frequenti possono peggiorare la secchezza cutanea, mentre una scarsa igiene può favorire la proliferazione di batteri e lieviti. Generalmente, un bagno ogni 2-4 settimane è un buon compromesso, ma è fondamentale seguire le indicazioni del veterinario. La scelta del prodotto è altrettanto importante: è necessario optare per shampoo specifici, idratanti e non aggressivi. Per cute irritata e pruriginosa, prodotti come Kanarescue® Bath sono un ottimo supporto, grazie alla loro formula lenitiva a base di calendula, arnica e CBD idrosolubile, studiata per calmare e dare sollievo.
L'alimentazione può davvero eliminare la forfora del mio cane?
L’alimentazione è un pilastro fondamentale per la salute della pelle e del pelo e può fare una grande differenza quando la forfora dipende da carenze nutrizionali. In questi casi può contribuire in modo determinante al miglioramento; se invece la causa è parassitaria, infettiva, allergica o ormonale, la sola dieta non è risolutiva, ma resta comunque un supporto prezioso accanto alla terapia veterinaria.
Il mio cane si gratta fino a provocarsi delle ferite. Come posso aiutarlo?
Quando il prurito è così intenso da indurre il cane a lesionarsi, è prioritario consultare il veterinario per identificare e trattare la causa sottostante (es. allergie, parassiti). Nel frattempo, è essenziale gestire le lesioni per prevenire infezioni e favorire la riparazione dei tessuti. Mantenere l'area pulita è il primo passo. Per coadiuvare il trattamento delle ferite, si può applicare un sottile velo di un prodotto come Hypermix®. Grazie alle proprietà delle piante che lo compongono, come neem e iperico, questo prodotto vegetale aiuta a stimolare la rigenerazione cutanea e a controllare la colonizzazione batterica sulla superficie della lesione.