In questo articolo parliamo di...
- Le croste perioculari non sono semplici residui: indicano spesso un'infiammazione o una condizione sottostante che può evolvere se trascurata.
- Le cause possibili sono molteplici: allergie, infezioni, parassiti, malattie oculari o sistemiche come la leishmaniosi.
- Proprio per questa varietà, la diagnosi veterinaria è indispensabile per evitare trattamenti inefficaci o ritardi nella cura. Il trattamento dipende dalla causa e può includere farmaci, prodotti naturali lenitivi e misure preventive.
L’aspetto, la localizzazione e i sintomi associati alle croste forniscono preziose indicazioni cliniche, utili per indirizzare il veterinario verso una diagnosi accurata e tempestiva
La comparsa di croste vicino agli occhi del proprio cane è un evento che può destare una certa preoccupazione in ogni proprietario attento.
Spesso liquidate come un semplice accumulo di secrezioni, queste piccole lesioni possono in realtà essere il primo segnale di un disagio più profondo.
Capire la differenza tra un’innocua "cispa" e una vera e propria lesione crostosa ci aiuta a garantire il benessere del nostro amico a quattro zampe.
L'area perioculare, infatti, è estremamente delicata e può diventare lo specchio di problematiche che spaziano da una semplice irritazione locale fino a condizioni patologiche dell'intero organismo.
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Come si presentano le croste e quali sintomi le accompagnano
Le croste perioculari possono avere aspetti molto diversi tra loro. Possono apparire secche e friabili, di colore giallastro o brunastro, oppure umide e aderenti alla pelle.
La loro localizzazione è altrettanto importante: possono concentrarsi negli angoli degli occhi, lungo i margini palpebrali o estendersi all'intera area sottostante, quasi a formare delle "occhiaie" crostose.
È fondamentale non confonderle con le normali secrezioni oculari (le cosiddette "cispette"), che solitamente sono più morbide e facili da rimuovere.
Le vere croste, invece, sono adese alla cute e, se rimosse forzatamente, possono lasciare problemi cutanei nel cane, come la pelle sottostante arrossata, irritata o addirittura sanguinante.
A queste lesioni si associano spesso altri sintomi rivelatori. Ad esempio, un’alterazione del comportamento del cane come un prurito insistente che porta l'animale a grattarsi con le zampe o a strofinare il muso su superfici, una lacrimazione anomala (epifora), gonfiore delle palpebre (blefarite), arrossamento e, nei casi più cronici, la perdita di pelo nella zona interessata.
Una volta imparato a riconoscere l'aspetto di queste lesioni e i segnali associati, è fondamentale comprendere quali possano essere le cause scatenanti, che spaziano da problemi locali a condizioni sistemiche più complesse.

Cause delle croste perioculari nel cane: dalle allergie alle infezioni
Le ragioni portano alla formazione di croste vicino agli occhi sono estremamente variegate. Una delle cause più comuni è la dermatite allergica, scatenata da allergeni ambientali come pollini e acari della polvere, o da componenti presenti nella dieta.
L'intenso prurito spinge il cane a grattarsi, creando microlesioni che evolvono in croste.
A queste si aggiungono le infezioni, sia batteriche (piodermiti) che fungine (dermatofitosi), che possono insorgere primariamente o come complicazione di altre condizioni.
Non meno importanti sono i parassiti, in particolare gli acari Demodex, responsabili della rogna demodettica, che può manifestarsi con lesioni localizzate proprio sul muso.
A volte, il problema nasce direttamente dall'occhio: patologie come la congiuntivite, la blefarite o la cheratocongiuntivite secca ("occhio secco") producono secrezioni dense che, seccandosi, formano croste sui margini palpebrali.
Infine, non bisogna escludere cause sistemiche, come malattie autoimmuni (ad esempio il pemfigo) o endocrine, e persino patologie gravi come la leishmaniosi, che spesso presenta tra i suoi primi sintomi proprio lesioni cutanee perioculari. Questo sospetto diagnostico è particolarmente rilevante nei cani che vivono o hanno viaggiato in aree endemiche per il parassita.
Data la vasta gamma di possibili cause, risulta evidente come un'indagine approfondita da parte del veterinario sia l'unico modo per arrivare a una diagnosi certa.
  Il percorso diagnostico: come il veterinario scopre la causa delle croste
Per districarsi nella complessità delle possibili cause, il medico veterinario segue un protocollo preciso.
Il primo passo è sempre un'accurata anamnesi, una chiacchierata approfondita con il proprietario per raccogliere informazioni sull'insorgenza dei sintomi, lo stile di vita del cane, l'alimentazione e la presenza di altri disturbi.
Segue un meticoloso esame clinico, durante il quale vengono ispezionate attentamente le lesioni, la cute circostante e gli occhi.
Per andare più a fondo, si ricorre a esami specifici: un raschiato cutaneo può svelare la presenza di acari, mentre un esame citologico o un tampone per una coltura batterica e fungina possono identificare l'agente infettivo responsabile.
Se si sospetta una causa sistemica o allergica, il veterinario potrebbe consigliare esami del sangue o l'impostazione di una dieta a eliminazione.
Nei casi più ostinati o dubbi, una biopsia cutanea fornisce la diagnosi definitiva.
È fondamentale, inoltre, una valutazione oftalmologica completa per escludere che il problema cutaneo sia solo la conseguenza di una patologia oculare primaria.
Una volta che la diagnosi è stata chiarita, si può finalmente impostare un piano terapeutico mirato. La gestione del problema richiede un approccio combinato, che va dalla terapia specifica alla cura quotidiana della zona interessata.
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Come curare le croste sugli occhi del cane: terapie veterinarie e rimedi naturali
Il trattamento delle croste perioculari è strettamente legato alla causa diagnosticata. L'obiettivo primario è risolvere il problema alla radice e, contemporaneamente, dare sollievo all'animale.
Spesso si ricorre all'uso di un collare elisabettiano per impedire al cane di grattarsi e peggiorare le lesioni.
A seconda della diagnosi, la terapia prescritta dal veterinario può variare, includendo farmaci sistemici o trattamenti locali con pomate specifiche.
Un supporto in questo contesto, sempre sotto la guida del tuo veterinario di fiducia, può arrivare anche da prodotti di origine vegetale, studiati per il benessere animale, che pur non sostituendosi alla terapia principale, offrono un'azione coadiuvante e di supporto.
Per la gestione del prurito e dell'irritazione, ad esempio, possono essere utili trattamenti di supporto come i prodotti della linea Kanarescue®.
Kanarescue® Bath, uno shampoo dermatologico a base di calendula, arnica e CBD idrosolubile, e Kanarescue® Foam, una spuma lenitiva anche senza risciacquo con achillea, arnica e CBD idrosolubile. Gli ingredienti citati, infatti, contribuiscono a lenire e calmare la cute, attenuando il malessere.
Ricordiamo che le proprietà antiossidanti e protettive della cute promosse dal cannabidiolo sintetico (CBD) favoriscono il benessere cutaneo, sempre seguendo le indicazioni del veterinario.
Concludendo, affrontare il problema delle croste vicino agli occhi del cane richiede attenzione, una diagnosi precisa e un approccio terapeutico completo, ma con le giuste cure e tanta prevenzione, è possibile garantire il benessere del nostro animale.
Cane con croste vicino agli occhi: domande frequenti
Posso pulire le croste dagli occhi del mio cane con un rimedio casalingo come la camomilla?
Sebbene la camomilla abbia blande proprietà lenitive, il suo uso non è raccomandato per la pulizia degli occhi del cane senza prima aver consultato un veterinario. Residui vegetali potrebbero irritare ulteriormente l'occhio e, soprattutto, questo approccio non risolve la causa sottostante. Se le croste sono dovute a un'infezione o a una dermatite, la camomilla è inefficace. La pulizia dovrebbe essere eseguita solo con soluzioni fisiologiche sterili o prodotti specifici consigliati dal veterinario, che può prima escludere patologie serie e fornire la terapia corretta. Un trattamento inadeguato può ritardare la guarigione.
Le croste vicino agli occhi possono essere un sintomo di leishmaniosi?
Sì, la leishmaniosi canina può manifestarsi con sintomi cutanei, e le lesioni perioculari sono una delle presentazioni tipiche. Spesso si osserva una dermatite secca ed esfoliativa, con perdita di pelo intorno agli occhi, che conferisce al cane il classico aspetto "a occhiale". A queste lesioni possono associarsi delle croste, soprattutto se si sovrappone un'infezione batterica secondaria. Se un cane, specialmente se vive in un'area endemica, presenta croste perioculari persistenti associate ad altri sintomi come perdita di peso o forfora, è fortemente consigliato consultare il veterinario per un test specifico.
Quanto tempo ci vuole per vedere miglioramenti dopo l'inizio della terapia?
Il tempo necessario per osservare un miglioramento dipende strettamente dalla causa scatenante e dalla terapia impostata. In caso di semplici irritazioni o infezioni batteriche localizzate, con la terapia antibiotica o antinfiammatoria corretta, i primi segni di miglioramento possono essere visibili già dopo 3-5 giorni. Se la causa è una dermatite allergica, potrebbero essere necessarie alcune settimane per identificare e rimuovere l'allergene. Per condizioni più complesse come la rogna demodettica o malattie autoimmuni, il percorso terapeutico è più lungo e richiede mesi di trattamento costante prima di vedere risultati significativi.