Dermatite da acari nel cane: come riconoscerla e quali rimedi usare

 

In questo articolo parliamo di…

  • Riconoscere i sintomi è fondamentale per poter intervenire tempestivamente: prurito persistente, perdita di pelo e pelle irritata sono segnali da non sottovalutare. Il comportamento del cane può cambiare, diventando più nervoso o affaticato, a causa del disagio continuo provocato dagli acari.
  • La diagnosi veterinaria è un passaggio determinante per stabilire il trattamento più adatto. Attraverso esami specifici come raschiati cutanei o test del cerume, il medico individua il tipo di acaro responsabile, evitando errori e inutili tentativi fai da te.
  • Il trattamento richiede un approccio completo: oltre ai farmaci antiparassitari, è importante prendersi cura della pelle con shampoo lenitivi e prodotti rigeneranti, oltre a igienizzare l’ambiente domestico per prevenire nuove infestazioni.

Infezioni cutanee, prurito cronico e disagio comportamentale sono solo alcune delle conseguenze legate alla presenza di acari: capire quale parassita è coinvolto è fondamentale per una cura mirata ed efficace

La salute della pelle del tuo cane è uno specchio del suo benessere generale. Quando noti che il tuo amico a quattro zampe si gratta insistentemente, perde pelo o ha la pelle irritata, potresti trovarti di fronte a un problema comune ma fastidioso: la dermatite da acari.

È causata da minuscoli parassiti, spesso invisibili a occhio nudo, che si annidano sulla sua cute o nel suo pelo, provocando irritazione, prurito e, nei casi più seri, lesioni anche importanti.

Ignorare i primi segnali può portare a un peggioramento della condizione, compromettendo significativamente la qualità della vita del tuo pet.

Con un intervento tempestivo e il supporto del tuo veterinario, invece, è possibile gestire in modo efficace questa condizione.

Tieni però presente che alcune forme di dermatite da acari possono cronicizzarsi e richiedere terapie prolungate o un monitoraggio continuo, soprattutto nei cani con predisposizione genetica o problemi immunitari.

Il primo passo è capire chi sono questi piccoli "nemici" e come agiscono.

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Quali sono gli acari responsabili e come agiscono?

Esistono diversi tipi di acari pronti a disturbare la quiete del tuo cane, ognuno con le sue "preferenze" e modalità d'azione. Tra i più noti c'è il Demodex canis, un acaro che vive naturalmente nei follicoli piliferi di molti cani sani.

Diventa un problema, causando la cosiddetta demodicosi (o rogna demodettica), quando le difese immunitarie del cane si abbassano, permettendo all'acaro di moltiplicarsi in modo eccessivo.

Questa forma può essere localizzata, con piccole aree di perdita di pelo e desquamazione, o generalizzata, ben più seria, con pustole, croste e il rischio di infezioni batteriche secondarie.

Un altro ospite sgradito è il Sarcoptes scabiei, responsabile della rogna sarcoptica, una condizione estremamente pruriginosa e altamente contagiosa anche per l’uomo (zoonosi) e per altri animali. Questo acaro scava gallerie nello strato superficiale della pelle, causando lesioni crostose e un prurito davvero insopportabile.

In questo caso è fondamentale isolare il tuo amico a 4 zampe da altri animali.

Non possiamo dimenticare gli Otodectes cynotis, i famigerati acari dell'orecchio, che colonizzano il condotto uditivo provocando un'intensa otite, riconoscibile dallo scuotimento frequente della testa e dalla presenza di un cerume scuro e maleodorante.

Infine, ci sono acari ambientali, come quelli della polvere e dell'erba (ad esempio il Trombicula autumnalis, o acaro del raccolto), che possono scatenare reazioni allergiche e dermatiti pruriginose in cani predisposti.

È importante sapere che alcune razze, come Shar Pei, Bulldog inglesi, Dobermann e Collie, possono essere più predisposte a sviluppare forme gravi o ricorrenti di dermatite da acari, in particolare la demodicosi.

In alcune di queste razze, infatti, è presente anche una mutazione genetica (gene MDR1) che rende pericoloso l’uso di certi farmaci antiparassitari, e ciò rende ancora più importante il coinvolgimento del veterinario nella scelta terapeutica.

Conoscere il "nemico" è fondamentale, ma come puoi accorgerti che qualcosa non va?

Cane si gratta nel salotto di casa, a causa della dermatite da acari | RimosVet

Come riconoscere i sintomi della dermatite da acari nel tuo fedele amico

Il tuo cane non può dirti a parole cosa non va, ma il suo corpo e il suo comportamento parlano chiaro. Riconoscere tempestivamente i segnali di una possibile dermatite da acari è fondamentale per intervenire prima che la situazione peggiori.

Il sintomo più eclatante e comune è senza dubbio il prurito intenso e persistente: se noti che il tuo amico si gratta, si lecca o si morde con insistenza, soprattutto in alcune zone specifiche, questo è un chiaro campanello d'allarme.

Ad esso si associa spesso la perdita di pelo, che può manifestarsi a chiazze irregolari o essere più diffusa, lasciando la pelle scoperta e vulnerabile.

Osserva attentamente la sua pelle: potresti notare problemi cutanei nel tuo pet come arrossamenti, papule (piccoli rilievi solidi), pustole (rilievi contenenti pus, segno di infezione), croste o una generale desquamazione simile alla forfora.

Inoltre, la pelle potrebbe apparire secca, ispessita o untuosa al tatto.

Le zone più frequentemente colpite variano un po' a seconda del tipo di acaro, ma in generale presta attenzione a orecchie (soprattutto per Otodectes), muso, zona attorno agli occhi, ascelle, addome, spazi interdigitali e gomiti (tipici per Sarcoptes).

Anche il comportamento abituale del tuo animale domestico potrebbe cambiare: quel prurito incessante può renderlo nervoso, irritabile e impedirgli persino di riposare serenamente.

Più nel dettaglio, il prurito potrebbe indurre il tuo cane a comportamenti che vanno ben oltre un semplice e occasionale grattarsi: potresti notarlo mentre si gratta in modo compulsivo con le zampe, si lecca insistentemente le aree colpite (spesso fino a provocarsi lesioni, come le ulcere da leccamento), si morde o si strofina freneticamente contro mobili, muri o tappeti nel tentativo disperato di trovare sollievo.

Se l’infestazione interessa le orecchie, come già accennato, potresti vederlo scuotere di continuo la testa, tenerla inclinata o grattarsi furiosamente le orecchie.

Questi segnali non vanno mai sottovalutati: sono un chiaro invito a consultare il tuo veterinario, l'unico in grado di effettuare una diagnosi precisa.

Come si diagnostica la dermatite da acari nel cane: esami e test veterinari

Quando sospetti che il tuo cane possa soffrire di dermatite da acari, il "fai da te" è fortemente sconsigliato.

Tentare rimedi casalinghi o prodotti generici senza una diagnosi precisa potrebbe non solo essere inefficace, ma addirittura ritardare la guarigione o peggiorare la situazione.

Il tuo veterinario è il tuo miglior alleato in questa battaglia: durante la visita, dopo aver raccolto un'accurata anamnesi e osservato le lesioni, egli procederà con alcuni esami specifici per identificare l'eventuale presenza e il tipo di acaro responsabile.

La procedura più comune è il raschiato cutaneo: consiste nel prelevare delicatamente un piccolo campione di cellule dagli strati superficiali (o più profondi, a seconda del sospetto) della pelle nelle zone colpite.

Questo campione viene poi osservato al microscopio per cercare gli acari o le loro uova.

In alcuni casi, come nelle infestazioni da Sarcoptes, gli acari possono essere difficili da individuare nei raschiati, portando a risultati falsamente negativi. In questi casi, il veterinario può decidere di iniziare una prova terapeutica empirica con acaricidi sistemici, sulla base del quadro clinico.

Per gli acari dell'orecchio, si esamina al microscopio un campione di cerume prelevato con un tampone.

Altri metodi possono includere il test del nastro adesivo (scotch test), utile per alcuni tipi di acari superficiali, o, in casi più complessi o se si sospettano allergie concomitanti, esami del sangue o test allergologici cutanei.

Molto raramente, se la diagnosi rimane incerta, potrebbe essere necessaria una biopsia cutanea.

Solo una volta identificato con certezza l'agente causale, il veterinario potrà stabilire il piano terapeutico più mirato ed efficace per il tuo fedele amico, aprendo la strada a un percorso di cura personalizzato.

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Strategie di intervento: dai trattamenti medici al supporto ambientale e cutaneo

Il trattamento è spesso multifattoriale. La prima linea di difesa è solitamente costituita da farmaci antiparassitari specifici prescritti dal veterinario, scelti in base al tipo di infestazione.

La durata della terapia può variare da 4 a 12 settimane o più, con controlli veterinari periodici (come raschiati cutanei) per verificare la guarigione.

Parallelamente, sono importanti anche le terapie locali. Shampoo medicati con principi attivi antibatterici, antifungini o lenitivi possono aiutare a pulire la pelle, ridurre il prurito e controllare le infezioni secondarie, che sono una complicanza frequente quando la barriera cutanea è compromessa dal grattamento.

Lozioni o spray specifici possono essere prescritti per alleviare l'infiammazione e il fastidio.

In caso di otite da acari, saranno necessarie gocce auricolari medicate.

È fondamentale anche prendersi cura della pelle lesa e supportarne la rigenerazione.

Per dare sollievo in queste situazioni di prurito e irritazione, e aiutare il tuo cane a sentirsi più a suo agio, sempre in aggiunta al trattamento medico prescritto e in accordo con il veterinario, è possibile utilizzare prodotti dermatologici di supporto come Kanarescue® Bath, uno shampoo a basso tenore di schiuma, lenitivo e calmante, formulato con calendula, arnica e CBD idrosolubile.

Questi ingredienti sono noti per le loro proprietà: la calendula è emolliente, l'arnica ha un'azione antinfiammatoria e il CBD prodotto sinteticamente e idrosolubile contribuisce a lenire il prurito e a ridurre l'infiammazione, aiutando a mantenere il pH naturale dell'epidermide.

In alternativa o in aggiunta, Kanarescue® Foam è una spuma dermatologica idratante ed emolliente, anch'essa a base di arnica e CBD idrosolubile, arricchita con Achillea, sostanza naturale dalle proprietà lenitive e riparatrici.

Questa schiuma è pratica perché può essere usata anche senza risciacquo, offrendo un sollievo prolungato.

Pulizia e bonifica ambientale contro gli acari: proteggi la casa e il tuo cane

Infine, non dimenticare la bonifica ambientale: pulisci frequentemente cuccia, coperte, tappeti (lavandoli possibilmente a temperature superiori ai 60°C) e igienizza gli ambienti domestici per eliminare gli acari e le loro uova. Usa un aspirapolvere con filtro HEPA, una scopa a vapore e prodotti ipoallergenici e non profumati.

Nei casi più gravi o ricorrenti, il veterinario potrebbe consigliare anche l’uso di acaricidi ambientali specifici autorizzati, evitando il contatto diretto con gli animali durante l’applicazione.

Se il se il problema dermatologico è legato agli acari ambientali, come le larve di Trombicula (acari rossi), può essere utile tenere il prato ben curato, tagliato corto e rimuovere le erbacce, riducendo così l'habitat favorevole a questi parassiti.

Prendersi cura della pelle del proprio cane e dell’ambiente in cui vive è un gesto d’amore che fa la differenza.

Con una diagnosi accurata, i giusti trattamenti e un po’ di attenzione quotidiana, la dermatite da acari può essere tenuta sotto controllo, restituendo benessere e serenità al tuo amico a quattro zampe.


Dermatite da acari nel cane: domande frequenti

Come posso riconoscere la dermatite da acari nel mio cane?

Il sintomo più evidente della dermatite da acari è un prurito intenso e persistente. Il cane si gratta, si lecca o si morde frequentemente, specialmente in alcune aree specifiche. Altri segnali includono perdita di pelo, arrossamenti, pustole, croste e desquamazione. Le zone più colpite sono spesso le orecchie, il muso, l’addome e gli spazi interdigitali. Se noti questi sintomi, è importante consultare il veterinario per una diagnosi precisa.

Quali tipi di acari possono causare dermatite nel cane?

I principali acari coinvolti sono il Demodex canis, che causa la rogna demodettica, e il Sarcoptes scabiei, responsabile della rogna sarcoptica. Entrambi causano prurito e lesioni cutanee. Gli Otodectes cynotis colpiscono le orecchie, mentre altri acari ambientali, come quelli della polvere o dell’erba, possono scatenare reazioni allergiche. Ogni tipo ha sintomi e trattamenti specifici, da valutare con il veterinario.

Quali sono i rimedi efficaci contro la dermatite da acari nel cane?

Il trattamento prevede antiparassitari specifici in forma di spot-on, compresse o iniezioni, prescritti dal veterinario. Si possono usare anche shampoo medicati, lozioni o spray lenitivi. Prodotti coadiuvanti naturali come Kanarescue aiutano a lenire il prurito e ridurre l'infiammazione. È fondamentale anche pulire regolarmente l’ambiente del cane, lavando cuccia e coperte ad alte temperature per eliminare gli acari.

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