Ipercheratosi sul gomito del cane (detti impropriamente "calli"): cosa sono, perché si formano e come affrontarli nel modo giusto

 

In questo articolo parliamo di...

  • L'ipercheratosi può insorgere sui gomiti quando il cane riposa frequentemente su superfici dure. Questo ispessimento neoformato serve a proteggere l’articolazione, ma se trascurato può degenerare in infezioni dolorose.
  • I cani di taglia grande, in sovrappeso o anziani sono più soggetti allo sviluppo di "calli". Anche il pelo corto e l’inattività prolungata aumentano il rischio, rendendo importante intervenire sia sull’ambiente che sullo stile di vita.
  • Offrire superfici morbide, se il pet riposa in casa, (se sta fuori assicurarsi che abbia zone erbose dove potersi coricare), mantenere il peso forma e controllare regolarmente la cute sono le chiavi per prevenire i "calli". L’uso di prodotti veterinari specifici aiuta a idratare e proteggere la pelle, migliorando il benessere generale del cane.

Una guida completa per comprendere e gestire le ipercheratosi, o piaghe da decubito, nel tuo fedele amico a quattro zampe

Quel tonfo familiare del nostro cane che si lascia cadere con soddisfazione sul pavimento fresco è una scena quotidiana in molte case. È il suo modo di trovare sollievo, specialmente dopo una passeggiata, un gioco o durante le giornate più calde.

Proprio osservando questa abitudine, però, potremmo notare la comparsa di un'area di pelle più scura, ruvida e priva di pelo proprio sui suoi gomiti.

Questo segno, spesso ignorato o considerato un semplice inestetismo legato all'età, è in realtà un campanello d'allarme. Si tratta di un "callo", una condizione comune, spesso non patologica, ma che merita la nostra massima attenzione.

Se trascurato, infatti, può evolvere in un problema doloroso e difficile da gestire, anche se è bene precisarlo, in molti casi i "calli" restano stabili senza complicarsi.

Ad ogni modo, tutti noi desideriamo assicurare al nostro fedele animale una vita serena e priva di fastidi.

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Cosa sono esattamente i "calli" sul gomito del cane?

Molti proprietari notano, a un certo punto della vita del loro amico a quattro zampe, la comparsa di aree di pelle più spesse, scure e prive di pelo sui gomiti.

Questi sono comunemente noti come "calli", ma il termine tecnico più appropriato è ipercheratosi.

A volte, soprattutto quando la lesione si complica con ulcerazioni profonde, si parla di piaga da decubito, ma un "callo" semplice non rientra di norma in questa definizione.

In sostanza, si tratta di una reazione difensiva della pelle: un ispessimento ipercheratosico che l'organismo crea per proteggere le sporgenze ossee dal trauma continuo causato dal contatto con superfici dure.

Sebbene i gomiti siano la zona più colpita, i "calli" possono formarsi anche in altri punti di pressione come lo sterno, i garretti o le anche.

"Calli" o igromi? Come riconoscere le differenze e quando preoccuparsi

È essenziale, però, non confondere un semplice "callo" con altre condizioni dall'aspetto simile ma dalla natura ben diversa, come gli igromi (raccolte di liquido sieroso sottocutaneo), le borsiti (infiammazioni delle borse sinoviali) o, nei casi più preoccupanti, i tumori cutanei.

Di fronte a un simile ispessimento cutaneo, quindi, è fondamentale resistere alla tentazione di una diagnosi "fai-da-te". L'intervento del medico veterinario non è semplicemente consigliato, ma rappresenta un passaggio fondamentale.

Solo un professionista, infatti, possiede le competenze per effettuare una diagnosi differenziale accurata. È lui che può distinguere con certezza una comune ipercheratosi da patologie che richiedono approcci terapeutici completamente diversi, come igromi, borsiti o persino neoplasie.

Affidarsi a un esperto è l'unica via per avere la tranquillità di una diagnosi corretta.

Una volta che il veterinario ha appurato con certezza che si tratta di ipercheratosi, diventa allora essenziale analizzare le cause scatenanti per poter intervenire alla radice del problema.

Le cause principali: perché il mio cane sviluppa i "calli"?

La formazione di ipercheratosi sul gomito del cane è un processo meccanico, una risposta diretta a una pressione costante e ripetuta.

La causa principale, infatti, è l'abitudine dell'animale di sdraiarsi e riposare su superfici rigide come pavimenti in piastrelle, cemento o legno.

Questo comportamento crea un micro-trauma continuo sull'articolazione del gomito. La pelle, per difendersi, si ispessisce formando una sorta di "cuscinetto" protettivo naturale.

Tuttavia, non tutti i cani sono ugualmente predisposti.

Cani più a rischio: razze predisposte, età avanzata e sovrappeso

Esistono diversi fattori di rischio che accelerano e aggravano questo processo.

I cani di grossa taglia e quelli in sovrappeso esercitano una pressione maggiore sulle articolazioni, rendendoli soggetti vulnerabili allo sviluppo di ipercheratosi.

Anche il tipo di pelo è determinante: le razze a pelo corto o raso mancano di quella protezione naturale che un manto folto può offrire.

Infine, l'età è un altro fattore importante. I cani anziani, spesso affetti da problemi di mobilità come l'artrosi, tendono a muoversi meno e a rimanere sdraiati più a lungo nella stessa posizione. Questo aumenta l'incidenza del problema.

Queste le cause, ma per un proprietario attento è altrettanto importante saper riconoscere i segnali di un "callo" e capire quando è il momento di intervenire.

Un cane dorme sul prato | RimosVet

Come trattare i "calli" del cane: sintomi da osservare e rimedi efficaci

Identificare l'ipercheratosi in fase iniziale è relativamente semplice: la pelle appare ispessita, secca, di colore grigiastro o nerastro e priva di pelo. In questa fase, la condizione è puramente estetica e non causa fastidio all'animale.

Il problema sorge quando il "callo" viene trascurato, in quanto potrebbero verificarsi delle complicazioni, anche severe.

La pelle può diventare così secca da fessurarsi, sanguinare e ulcerarsi, aprendo la porta a dolorose infezioni batteriche.

I sintomi che richiedono un'attenzione immediata sono arrossamento, calore al tatto, gonfiore, dolore evidente, presenza di pus o cattivo odore.

In tutti questi casi, la visita veterinaria non è più rimandabile.

Prodotti naturali per la pelle del cane: Hypermix e linea Kanarescue

Per la gestione dei "calli" non complicati, è fondamentale fornire al cane superfici morbide e intervenire sulla lesione con prodotti specifici.

Una soluzione di origine vegetale viene dalla linea Kanarescue®, che offre un supporto nel lenire le situazioni di malessere cutaneo.

Kanarescue® Bath, ad esempio, è uno shampoo dermatologico che produce poca schiuma, che può essere utilizzato come supporto in caso di dermatosi e arrossamenti.

La sua efficacia deriva dalla combinazione dei suoi ingredienti. La calendula e l'arnica sono note per le loro proprietà calmanti e balsamiche.

Il cannabidiolo (CBD) idrosolubile, prodotto sinteticamente, invece, ha proprietà antiossidanti e skin protecting, contribuendo a rilassare la cute e ad attenuare infiammazioni o pruriti.

Per un'azione quotidiana o senza risciacquo, Kanarescue® Foam è una pratica spuma dermatologica che unisce le proprietà lenitive ed emollienti dell'achillea e dell'arnica con i benefici del CBD idrosolubile, aiutando a idratare la pelle e a mantenerla elastica.

Ma cosa succede se il "callo", da semplice ispessimento, si trasforma in una lesione aperta, con fessurazioni o ulcere?

In questi casi, l'obiettivo non è più solo ammorbidire, ma coadiuvare il processo di riparazione della cute lesa. È qui che interviene un prodotto come Hypermix®, la cui efficacia si fonda sulla potente sinergia di due estratti vegetali: neem e iperico (o erba di San Giovanni).

L'olio di neem è noto per le sue proprietà antisettiche, rigeneranti e perché è sgradito agli insetti, un aspetto assai importante per una ferita esposta. L'iperico, d'altra parte, è rinomato per la sua capacità di favorire la riepitelizzazione e rigenerare i tessuti.

Attenzione però: l’iperico (per la presenza di ipericina) può indurre fotosensibilizzazione, un rischio ben documentato anche in veterinaria. Per questo, il cane trattato deve essere tenuto lontano dalla luce solare diretta.

Questi prodotti possono essere utilizzati come supporto alla gestione della cute e come coadiuvanti, ma non sostituiscono mai i trattamenti medici ufficiali prescritti dal veterinario. Anzi, tutti i prodotti citati, anche se naturali e coadiuvanti vanno utilizzati seguendo le direttive del veterinario stesso.

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Prevenzione dei "calli" sul gomito del cane: la strategia vincente per il benessere del cane

Come per molte condizioni legate allo stile di vita, anche per i "calli" da decubito la prevenzione è l'arma più importante a disposizione di un proprietario.

Agire d'anticipo non solo è più semplice ed economico, ma risparmia al cane il potenziale dolore e disagio legati a un "callo" ulcerato o infetto. La prima e più importante regola è quella di arricchire l'ambiente domestico con alternative confortevoli alle superfici dure.

Posizionare nei luoghi dove sono soliti riposare i nostri pet, materassini per cani imbottiti, cucce ortopediche o semplici cuscini sempre cani, perché hanno tessuti lavabili e non trattengono acari, sporco, parassiti ed evitano la formazione di funghi, possono fare una differenza enorme.

Un altro elemento fondamentale della prevenzione è il controllo del peso.

Mantenere il cane nel suo peso forma ideale attraverso una dieta bilanciata e un'adeguata attività fisica riduce la pressione esercitata sulle articolazioni, gomiti inclusi. L'esercizio fisico regolare, inoltre, mantiene l'animale agile e meno propenso a rimanere fermo per ore nella stessa posizione.

Infine, è buona abitudine effettuare controlli periodici della cute, specialmente nei punti critici, per cogliere sul nascere qualsiasi segno di ispessimento.

Questa routine è particolarmente importante per i soggetti a rischio, come cani anziani o appartenenti a razze di taglia grande.

Adottare queste semplici abitudini significa prendersi cura attivamente della salute della pelle del proprio cane, migliorandone significativamente la qualità della vita.


"Calli" gomito cane (ipercheratosi): domande frequenti

Qualsiasi ispessimento sul gomito del mio cane è un "callo"?

Non necessariamente. Sebbene i "calli" (ipercheratosi) siano la causa più comune di ispessimento cutaneo sui gomiti, è fondamentale non giungere a conclusioni affrettate. Altre condizioni, come gli igromi (sacche piene di liquido che si formano in risposta a traumi), borsiti, infezioni batteriche o fungine, e in rari casi anche neoplasie cutanee, possono presentarsi con un aspetto simile. Per questo motivo, soprattutto se l'area appare gonfia, calda, dolente al tatto o se cambia aspetto rapidamente, è cruciale consultare un medico veterinario. Solo un professionista può effettuare una diagnosi corretta e differenziale, garantendo l'approccio terapeutico più adeguato.

Posso usare una normale crema idratante per umani sui "calli" del mio cane?

È fortemente sconsigliato utilizzare creme idratanti formulate per l'uso umano sui "calli" del cane. La pelle degli animali ha un pH diverso e una sensibilità differente dalla nostra. Molti prodotti per umani contengono profumi, conservanti o altri ingredienti che possono risultare irritanti o addirittura tossici se ingeriti, eventualità molto probabile dato che i cani tendono a leccarsi. È sempre preferibile optare per prodotti a uso veterinario, specificamente studiati per essere sicuri ed efficaci.

I "calli" possono scomparire completamente con il trattamento?

La regressione completa di ipercheratosi, soprattutto se cronica, è rara. L’obiettivo principale del trattamento non è la rimozione estetica, ma il benessere del cane e la prevenzione di complicanze come ulcerazioni o infezioni. Con un trattamento costante, che include l'uso di prodotti emollienti e, soprattutto, la rimozione della causa (fornendo superfici morbide), è possibile rendere la pelle del "callo" molto più morbida, elastica e sana. Questo aiuta a prevenire la formazione di dolorose fessurazioni o infezioni e migliora notevolmente la qualità di vita del cane.

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