Piodermite nel cane: quali sono i segnali e quali soluzioni adottare

 

In questo articolo parliamo di…

  • La piodermite non è una malattia a sé stante, ma un'infezione secondaria. Il suo trattamento efficace e, soprattutto, la prevenzione delle recidive dipendono interamente dall'individuazione e dalla gestione della causa scatenante, che può essere un'allergia, un'infestazione parassitaria, uno squilibrio ormonale o un problema immunitario.
  • Quando la piodermite è superficiale e non complicata, spesso basta una buona terapia topica: shampoo o lozioni mirate possono risolvere il problema senza bisogno di farmaci sistemici (che possono essere necessari nella piodermite profonda, in base alla valutazione del veterinario).
  • Una volta risolto l'episodio acuto, il ruolo del proprietario diventa fondamentale: azioni come mantenere una routine di igiene adeguata, effettuare controlli antiparassitari regolari, fornire un'alimentazione bilanciata e ispezionare periodicamente la cute del cane diventano fondamentali.

Alla base della malattia c’è quasi sempre una causa sottostante, come allergie, squilibri ormonali o parassiti, che permettono ai batteri di proliferare e scatenare l’infezione

La salute della pelle del nostro cane è un riflesso diretto del suo benessere generale. Quando notiamo arrossamenti, pustole o un prurito insistente, potremmo trovarci di fronte a una delle condizioni dermatologiche più comuni nel mondo canino: la piodermite.

Letteralmente, "piodermite" significa "infezione della pelle con produzione di pus". Si tratta di un'infezione batterica che può colpire cani di ogni età, razza e sesso.

I responsabili sono spesso batteri, come lo Staphylococcus pseudintermedius, che normalmente popolano la cute del cane senza creare alcun disturbo. Essi vivono in un delicato equilibrio, parte di un ecosistema noto come microbioma cutaneo.

Tuttavia, quando le difese naturali della pelle si indeboliscono per una causa sottostante, questi microrganismi possono proliferare in modo anomalo, trasformandosi da innocui coinquilini a patogeni opportunisti.

La piodermite non è considerata una malattia contagiosa come le infestazioni da pulci o rogna. I batteri coinvolti (Staphylococcus pseudintermedius) vivono normalmente sulla pelle del cane e solo in rarissimi casi possono trasmettersi all’uomo o ad altri animali, senza solitamente causare malattia.

Per prudenza, è consigliabile adottare semplici misure igieniche (lavare le mani dopo aver toccato le lesioni, non condividere asciugamani), soprattutto in presenza di persone immunocompromesse.

Il vero problema, quindi, non è il batterio in sé, ma la condizione che gli ha permesso di prendere il sopravvento nel nostro amico a quattro zampe.

La comparsa di specifici segnali cutanei è il campanello d'allarme che ci indica la necessità di indagare più a fondo.

Leggi anche: Dermatite da pulci nel cane: come riconoscerla subito e alleviare il fastidio

Come riconoscere la piodermite nel cane: sintomi superficiali e profondi a confronto

I sintomi della piodermite possono variare notevolmente a seconda della profondità dell'infezione. È essenziale imparare a distinguerli per comprendere la gravità della situazione.

La piodermite superficiale, la forma più comune, coinvolge gli strati più esterni della pelle e i follicoli piliferi. I segnali tipici includono problemi cutanei come:

  • arrossamenti diffusi (eritema);
  • piccole lesioni rosse e in rilievo (papule);
  • pustole, simili a piccoli brufoli contenenti pus;
  • croste sottili, spesso giallastre;
  • perdita di pelo a chiazze (alopecia), con un tipico aspetto "tarlato";
  • forfora e desquamazione;
  • prurito di intensità variabile.

Se trascurata, l'infezione può evolvere in piodermite profonda, una condizione ben più seria che interessa gli strati più interni della cute.

In questo caso, i sintomi si aggravano e possono includere noduli, bolle piene di sangue, ulcere, ascessi e fistole da cui drena materiale purulento.

L'animale manifesta spesso dolore e un notevole disagio.

Le zone più frequentemente colpite sono l'addome, l'inguine, gli spazi tra le dita e le pieghe cutanee di muso e corpo.

La comparsa di questi sintomi è sempre la conseguenza di un problema sottostante che ha alterato le difese della pelle, aprendo la porta all'infezione.

Cane in visita dal veterinario per sospetta piodermite | RimosVet

Le cause scatenanti: perché il cane sviluppa la piodermite?

Tra le più frequenti troviamo le allergie: che siano scatenate da fattori ambientali come pollini e acari della polvere, da componenti della dieta o dalla saliva delle pulci, la reazione allergica provoca un'infiammazione cutanea e un prurito intenso che spinge il cane a grattarsi e leccarsi, danneggiando la barriera cutanea e favorendo la proliferazione batterica.

Altre cause comuni includono:

  • parassiti esterni: oltre alle pulci, anche gli acari responsabili della rogna possono innescare il processo;
  • disordini ormonali: patologie come l'ipotiroidismo o la sindrome di Cushing alterano il metabolismo della pelle, rendendola più vulnerabile;
  • fattori anatomici: razze con numerose pieghe cutanee, come il Bulldog o il Carlino, sono predisposte perché l'ambiente caldo e umido tra le pieghe è ideale per la crescita batterica;
  • stato immunitario: un sistema immunitario indebolito, a causa dell'età avanzata o di terapie farmacologiche, può non essere in grado di tenere sotto controllo la flora batterica.

Quando si notano i sintomi descritti nel precedente paragrafo, occorre rivolgersi subito al proprio veterinario di fiducia, così da ottenere una diagnosi precisa e impostare la strategia terapeutica più adatta.

Diagnosi della piodermite nel cane: esami, raschiati cutanei e antibiogramma

La diagnosi di piodermite inizia sempre con una visita approfondita. Il veterinario raccoglierà un'anamnesi dettagliata, informandosi sulla storia clinica del cane, l'insorgenza dei sintomi e le sue abitudini di vita.

Seguirà un esame fisico completo, con particolare attenzione alle lesioni cutanee.

Per escludere la presenza di parassiti (ad esempio acari della rogna), il veterinario può effettuare uno o più raschiati cutanei, esame semplice per distinguere la piodermite da altre patologie dermatologiche con sintomi simili.

Per confermare la natura dell'infezione, spesso si ricorre a un esame citologico: un semplice prelievo di materiale dalla superficie della lesione, che viene analizzato al microscopio per identificare la presenza di batteri e cellule infiammatorie.

Nei casi più gravi, ricorrenti o che non rispondono alle prime terapie, è fondamentale considerare la possibilità di infezioni da Staphylococcus pseudintermedius meticillino-resistente (MRSP). Per questo può essere necessaria una coltura batterica con antibiogramma, un test che identifica il batterio specifico responsabile e l'antibiotico più efficace per debellarlo.

Poiché la piodermite è quasi sempre secondaria, la diagnosi non si esaurisce nell’identificazione del batterio.

Il veterinario può proporre anche indagini per individuare patologie predisponenti, in particolare le allergie cutanee. Queste comprendono test intradermici o sierologici, oppure prove dietetiche di esclusione nel sospetto di allergia alimentare.

Come curare la piodermite nel cane: terapie topiche e sistemiche

Il trattamento della piodermite nel cane si basa su un approccio combinato.

La terapia topica è fondamentale e prevede l'uso di shampoo, schiume o gel con principi attivi antisettici.

Per le infezioni più estese o profonde, può essere necessario ricorrere a una terapia sistemica.

In ogni caso, è sempre il veterinario a stabilire se, come e per quanto tempo vada intrapreso un trattamento: seguire le sue indicazioni è essenziale per garantire la guarigione. È altrettanto importante completare l'intero ciclo di cura, anche se i sintomi tendono a migliorare rapidamente.

Infine, va ricordato che senza un corretto inquadramento della causa primaria, l’infezione è destinata a ripresentarsi, motivo per cui solo il veterinario può impostare un percorso realmente efficace.

Ad esempio, se l’origine è allergica, il veterinario potrà impostare una gestione a lungo termine con strategie nutrizionali (diete di eliminazione), terapie antipruriginose o immunoterapia specifica per allergeni. In questo caso, solo controllando l’allergia è possibile ridurre in modo duraturo le recidive di piodermite.

Leggi anche: Ferita nel cane: come rimarginarla velocemente e in sicurezza

Strategie di prevenzione e gestione a lungo termine

Una volta superata la fase acuta, l'obiettivo principale diventa prevenire le recidive. La gestione a lungo termine si basa su poche ma fondamentali regole.

In primo luogo, è essenziale mantenere una profilassi antiparassitaria rigorosa e costante durante tutto l'anno, per proteggere il cane da pulci e acari.

Una corretta igiene del mantello, con spazzolature regolari e bagni effettuati con prodotti delicati, aiuta a mantenere la pelle in salute.

In questo contesto, prodotti come Kanarescue® Bath, uno shampoo dermatologico lenitivo e calmante a base di calendula, arnica e CBD idrosolubile, possono rappresentare un valido supporto per l'igiene di animali con cute sensibile. Per un'azione idratante ed emolliente quotidiana, anche senza risciacquo, si può optare per Kanarescue® Foam, una spuma a base di achillea, arnica e CBD idrosolubile.

Entrambi i prodotti, da usare sotto controllo veterinario, contribuiscono a lenire e prevenire situazioni di malessere cutaneo.

Inoltre, nel caso di piccole ferite o abrasioni che potrebbero diventare una porta d'accesso per i batteri, è utile avere a disposizione un prodotto che coadiuvi la riparazione della cute.

Hypermix®, un prodotto a composizione vegetale, che grazie ai suoi ingredienti neem e iperico, stimola la rigenerazione cutanea ed esercita un'azione antisettica, aiutando a controllare la carica batterica.

L’iperico può essere fotosensibilizzante: il prodotto va usato solo su indicazione veterinaria, evitando l’applicazione su cute esposta al sole e monitorando eventuali reazioni locali.

Disponibile in formulazione oleosa, gel o garze impregnate, ne basta un velo per coadiuvare il trattamento delle lesioni esterne.


Piodermite nel cane: domande frequenti

Quali sono le principali cause della piodermite nel cane?

Le cause più comuni della piodermite sono le allergie, che provocano infiammazione e prurito continuo, danneggiando la pelle e aprendo la strada ai batteri. Anche i parassiti esterni, come pulci e acari della rogna, possono innescare il problema. Alcune patologie ormonali, come l’ipotiroidismo o la sindrome di Cushing, rendono la pelle più fragile e predisposta alle infezioni. Razze con molte pieghe cutanee, come Bulldog e Carlino, sono particolarmente esposte perché le pieghe creano un ambiente caldo e umido ideale per i batteri. Infine, un sistema immunitario indebolito può non riuscire a tenere sotto controllo la flora cutanea. Per questo motivo, quando un cane presenta piodermite ricorrente, è importante indagare le possibili allergie tramite test o diete di esclusione: solo trattando la causa primaria si riduce il rischio di nuove infezioni.

La piodermite del mio cane è contagiosa per me o per altri animali?

No, di solito la piodermite non è contagiosa: i batteri coinvolti (Staphylococcus pseudintermedius) vivono normalmente sulla pelle del cane e diventano patogeni solo in caso di difese cutanee indebolite. In rari casi, soprattutto se si tratta di ceppi resistenti (MRSP), possono però trasmettersi a persone fragili o ad altri animali. Se la causa scatenante è un parassita (pulci, acari), questo può diffondersi. Per ridurre i rischi, bastano semplici misure igieniche e seguire sempre le indicazioni del veterinario.

Posso usare rimedi naturali per coadiuvare il trattamento della piodermite?

Sì, esistono soluzioni a base vegetale che possono supportare il benessere della pelle e coadiuvare le terapie prescritte dal veterinario, ma non devono mai sostituirle senza un consulto professionale. Ad esempio, per la gestione di piccole lesioni esterne, prodotti come Hypermix, formulato con estratti di neem e iperico, possono aiutare il processo di riparazione della cute. Per lenire irritazioni e prurito, trattamenti di supporto come Kanarescue Bath o Foam, che sfruttano le proprietà di piante come calendula, arnica e le virtù del CBD idrosolubile, possono dare sollievo e contribuire al benessere cutaneo.

Su di noi

Cagnolino felice grazie ai prodotti RI.MOS. VET

RI.MOS. VET è la divisione RI.MOS. dedicata a prodotti per l’igiene, la cura della cute e il benessere degli animali e comprende oli, gel, detergenti e mangimi con formulazioni e composizioni a base di ingredienti vegetali.

Scopri di più