Stress da trasporto nel cavallo: cosa sapere prima di caricare il trailer

 

In questo articolo si parla di…

  • Lo stress da trasporto non è solo una reazione emotiva ma un vero e proprio carico fisico e fisiologico. Il cavallo compie un grande sforzo muscolare per mantenere l’equilibrio durante il viaggio e questo può generare affaticamento, infiammazioni e un calo delle difese immunitarie.
  • L'addestramento graduale al trailer, una guida attenta e il mantenimento dell’idratazione sono fondamentali per limitare lo stress. Offrire fieno durante il viaggio e fare pause regolari aiuta sia la digestione che il benessere mentale dell’animale.
  • Alcuni mangimi complementari sono formulati per sostenere il benessere generale del cavallo in situazioni impegnative come il trasporto. Prodotti come Aequisol, grazie alla presenza di ingredienti vegetali selezionati, possono offrire un supporto nutrizionale mirato ad aiutare l’organismo ad affrontare meglio lo sforzo fisico e i cambiamenti ambientali, sempre nell’ambito di una gestione veterinaria attenta e personalizzata.

Viaggiare con il tuo cavallo: una guida per trasformare un'esperienza stressante in un viaggio sereno

Il momento di caricare il tuo cavallo sul trailer può essere pieno di emozioni: l'eccitazione per una gara, la gioia per una passeggiata in un posto nuovo o la semplice necessità di uno spostamento.

Eppure, per il tuo fedele amico, questa esperienza può rappresentare una fonte significativa di stress. Il rumore della rampa, lo spazio angusto, il movimento del veicolo... sono tutti elementi che possono trasformare un semplice viaggio in un evento traumatico.

Fortunatamente, capire cosa prova il tuo cavallo e agire preventivamente può fare un'enorme differenza.

Affrontare un viaggio con il tuo cavallo non deve essere necessariamente un'esperienza negativa. Con la giusta preparazione e le conoscenze adeguate, puoi trasformare un potenziale trauma in un'avventura gestibile e sicura per entrambi.

Il segreto sta nel comprendere il suo punto di vista, interpretare i suoi segnali e agire d'anticipo per garantirgli il massimo comfort possibile.

Vediamo insieme come fare, partendo da come imparare ad ascoltare ciò che il tuo cavallo ti comunica.

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Riconoscere i segnali dello stress: come comunica il tuo cavallo?

Prima ancora di salire sul van, il tuo cavallo potrebbe già dirti che qualcosa non va. I segnali di stress possono essere evidenti o molto sottili. Potresti notare manifestazioni fisiche come sudorazione eccessiva (spesso a chiazze), tremori muscolari, narici dilatate e uno sguardo fisso e preoccupato.

A livello comportamentale, lo stress si manifesta con il rifiuto di salire sul trailer, il raspare con gli zoccoli, calci alle pareti, continui spostamenti del peso o vocalizzazioni ansiose come nitriti acuti.

Non sottovalutare nemmeno i segnali clinici che possono comparire durante o dopo il viaggio, come diarrea, sintomi di colica o addirittura la "febbre da trasporto", una polmonite batterica favorita dall'indebolimento immunitario.

Ricorda: questi non sono capricci, ma richieste d'aiuto.

Comprendere questi segnali è essenziale, per aiutarlo davvero dobbiamo chiederci: cosa sta succedendo esattamente dentro il suo corpo?

Dentro il trailer: cosa accade al corpo del cavallo durante il trasporto?

Immagina di dover rimanere in equilibrio su una gamba sola, all'interno di un autobus in movimento, per ore. È un'analogia che ci aiuta a capire lo sforzo fisico che il tuo cavallo compie durante un viaggio.

Per bilanciarsi e contrastare le accelerazioni, le frenate e le curve, contrae costantemente i muscoli del collo, della schiena e delle gambe. Questo sforzo prolungato non solo lo affatica, ma può causare microtraumi alle articolazioni e indolenzimento muscolare.

A livello fisiologico, il suo corpo reagisce rilasciando cortisolo, il famoso "ormone dello stress", che a lungo andare sopprime il sistema immunitario, rendendolo più vulnerabile alle infezioni.

A questo si aggiungono il rischio di disidratazione, se non beve a sufficienza, e possibili alterazioni gastro-intestinali.

Lo stress da trasporto è, a tutti gli effetti, una maratona fisica e mentale. Visto l'enorme impatto che il viaggio ha sul suo organismo, è evidente che alcuni fattori esterni possano peggiorare ulteriormente la situazione.

Cavallo nel trailer durante un trasporto | RimosVet

Prevenzione e gestione: strategie pratiche per un viaggio senza traumi

La buona notizia è che puoi fare moltissimo per mitigare questi effetti negativi. La parola d'ordine è preparazione.

Prima del viaggio, abitua il tuo cavallo a salire e scendere dal trailer con calma, magari facendogli mangiare una piccola razione di fieno al suo interno per creare un'associazione positiva.

Assicurati che sia ben idratato nei giorni precedenti e offrigli sempre fieno di buona qualità durante il trasporto per tenere impegnato il suo apparato digerente e la sua mente.

Durante il tragitto, la tua guida fa la differenza: evita accelerazioni e frenate brusche. Garantisci un'ottima ventilazione all'interno del van per evitare colpi di calore e pianifica soste ogni 3-4 ore per permettergli di riposare e, se possibile, di bere.

Una volta a destinazione, lascialo tranquillo in un paddock o in un box accogliente, controlla che si reidrati e monitora attentamente il suo stato di salute nelle ore successive.

Oltre a queste fondamentali pratiche di gestione, puoi dargli un ulteriore e prezioso aiuto sostenendo il suo corpo dall'interno.

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Il supporto della natura: come i mangimi complementari possono fare la differenza

L’obiettivo è promuovere il comfort e il benessere del cavallo, senza ricorrere a sedativi. In questo contesto, può essere utile valutare – sempre con il supporto del veterinario – l’impiego di un mangime complementare come Aequisol, pensato per offrire un sostegno nutrizionale in situazioni di particolare impegno fisico o ambientale.

Aequisol è un mangime complementare a base di ingredienti vegetali, selezionati per le loro proprietà nutrizionali.

Tra questi troviamo Spirea ulmaria e Curcuma longa, piante tradizionalmente impiegate per il loro potenziale nel supportare la normale funzionalità muscolo-articolare, e Ribes nigrum, apprezzato per il contenuto in composti antiossidanti. La presenza di Aloe ferox completa la formula, contribuendo a fornire un apporto bilanciato in condizioni di sforzo o stress ambientale.

 

Supportare il benessere fisico del cavallo, in particolare nei momenti di maggiore affaticamento, potrebbe contribuire anche a un miglior equilibrio generale dell’organismo, aiutando nel contempo a ridurre indirettamente il suo livello di stress generale.

È noto, infatti, che situazioni di stress intenso possono influenzare la normale funzionalità gastrointestinale, motivo per cui un approccio globale, condiviso con il veterinario, risulta sempre la scelta più sicura ed efficace.

I mangimi complementari non sono farmaci e non devono in alcun modo sostituire le cure veterinarie. Ogni integrazione andrebbe sempre introdotta sotto la supervisione del medico veterinario, che valuterà attentamente le reali esigenze del cavallo, definendo dosaggio, durata e possibili interazioni.

Sarà inoltre il veterinario a monitorare nel tempo lo stato di salute dell’animale e ad apportare eventuali modifiche al piano nutrizionale, se necessario.


Stress da trasporto cavallo: domande frequenti

Devo somministrare un sedativo al mio cavallo prima del viaggio?

La sedazione è una decisione che spetta esclusivamente al tuo medico veterinario e va riservata a casi eccezionali. I sedativi, infatti, possono compromettere l'equilibrio del cavallo, aumentando il rischio di cadute e infortuni durante il viaggio. L'approccio più sicuro ed efficace per la maggior parte dei cavalli è una combinazione di addestramento graduale, una gestione attenta del viaggio e l'utilizzo di supporti naturali.

Quanto tempo prima del viaggio dovrei iniziare a usare un mangime complementare come Aequisol?

Per ottenere il massimo beneficio, è consigliabile iniziare la somministrazione di un mangime complementare come Aequisol 4 o 5 giorni prima della partenza, così da offrire all’organismo un tempo adeguato per beneficiare dell’apporto nutrizionale previsto. Il veterinario potrà valutare caso per caso l'opportunità, la durata e le modalità di utilizzo in base alle condizioni specifiche del cavallo. L'idea è agire in ottica preventiva, fornendo al corpo gli strumenti per gestire meglio lo stress, piuttosto che intervenire quando il disagio è già manifesto.

Il mio cavallo non vuole bere durante il viaggio. Cosa posso fare?

La disidratazione è uno dei rischi maggiori durante il trasporto. Se il tuo cavallo è riluttante a bere, prova a insaporire l'acqua con un po' di succo di mela o carota, oppure offrigli un pastone molto umido prima e dopo il viaggio. Anche il fieno bagnato può contribuire all'idratazione. Ricorda che un cavallo che prova dolore o forte ansia è meno propenso a bere e mangiare. Lavorare per ridurre il suo stress generale, anche attraverso un supporto che allevi il disagio fisico, può incoraggiarlo indirettamente a idratarsi correttamente, chiudendo il cerchio del benessere.

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