In questo articolo parliamo di…
- La curiosità è innata nel tuo cane, ma molte piante ornamentali comuni, sia da interno che da esterno, nascondono sostanze tossiche. Non dare per scontato che una pianta sia innocua solo perché è bella o molto comune.
- I sintomi di avvelenamento possono essere vari e manifestarsi in modi diversi, da un'irritazione orale a disturbi gastrointestinali come vomito e diarrea, fino a problemi ben più gravi come aritmie cardiache o crisi neurologiche.
- In caso di sospetta ingestione, la regola d'oro è non agire d'impulso. Evita di indurre il vomito o somministrare rimedi "fai da te", che potrebbero peggiorare la situazione. La mossa corretta è contattare immediatamente il tuo veterinario di fiducia o un pronto soccorso veterinario, fornendo tutte le informazioni possibili sulla pianta ingerita.
Un mondo verde pieno di insidie: anche le varietà più comuni e insospettabili possono contenere sostanze tossiche in grado di causare sintomi gravi
Amare le piante e amare un cane sono due gioie che possono e devono coesistere. Tuttavia, la naturale tendenza del tuo amico a quattro zampe a esplorare il mondo con il muso e con la bocca può trasformare il tuo splendido angolo verde in una trappola inaspettata.
Molte delle piante che abbelliscono le nostre case e i nostri giardini contengono infatti sostanze che, se ingerite, possono essere estremamente nocive.
Conoscerle non significa rinunciare al pollice verde, ma diventare un proprietario più consapevole e preparato, capace di proteggere il proprio fedele compagno a 4 zampe.
Il primo passo è proprio quello di imparare a distinguere gli amici vegetali da quelli che, purtroppo, possono rivelarsi nemici per la sua salute.
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Le "belle e impossibili": le piante più comuni e tossiche da conoscere
Passeggiando per il tuo giardino potresti non immaginare che alcune delle tue piante preferite rappresentino un rischio. L'Oleandro, ad esempio, con i suoi fiori meravigliosi, contiene glicosidi cardioattivi che possono compromettere seriamente il cuore del tuo cane. Lo stesso vale per il Mughetto e la Digitale.
Attenzione anche all’uva turca (Phytolacca americana), che sta infestando campi, giardini e cresce benissimo anche sui vasi in terrazza. Una pianta altamente tossica per animali, anche uccelli, uomo compreso.
Anche piante da interno popolarissime come il Filodendro, la Dieffenbachia o lo Spatifillo (noto come "giglio della pace") contengono cristalli di ossalato di calcio che provocano un'intensa irritazione orale, bruciore e gonfiore.
La Palma di Sago (Cycas revoluta) è una delle più letali: ogni sua parte è tossica e può causare insufficienza epatica.
Altre insidie comuni includono l'Edera, l'Azalea, i bulbi di Narciso e Giacinto, e persino l'Aloe Vera, il cui lattice può avere un forte effetto lassativo.
Conoscere questi nomi è fondamentale, perché ti permette di fare scelte più sicure fin dall'inizio.
Ma ora che sai cosa può fare male, vediamo subito come riconoscere i segnali se il tuo cane dovesse entrare in contatto con una di esse.

Segnali d'allarme: come riconoscere i sintomi di un'intossicazione
Se sospetti che il tuo cane abbia ingerito o anche solo masticato una pianta tossica è fondamentale un'osservazione attenta. I sintomi possono variare enormemente a seconda della pianta e della quantità ingerita.
I più immediati e comuni sono di natura gastrointestinale: vomito, diarrea, salivazione eccessiva e dolori addominali nel pet.
Un'irritazione orale, con gonfiore di labbra e lingua, può essere causata da piante come la Dieffenbachia.
Altre, come l'oleandro, possono provocare sintomi cardiaci ben più gravi, come aritmie e debolezza, o neurologici, come tremori, convulsioni e letargia e morte.
A volte, il semplice contatto con alcune piante, come l'ortica, può causare dermatiti e prurito.
In quest'ultimo caso, dopo consulto veterinario, per dare sollievo alla sua pelle irritata puoi considerare un trattamento di supporto come Kanarescue Bath, uno shampoo dermatologico a base di calendula, arnica e CBD idrosolubile, estratti vegetali ad azione lenitiva, calmante e balsamica.
Per un'azione mirata e senza risciacquo, puoi usare Kanarescue Foam, una spuma emolliente con achillea, arnica e CBD idrosolubile, sostanze naturali che aiutano a calmare prurito e rossore.
Ma cosa fare (esattamente) se il tuo cane interagisce troppo da vicino con una pianta velenosa o tossica?
Emergenza! Cosa fare (e non fare) se sospetti un'ingestione
Nel panico del momento, la tentazione di ricorrere a rimedi casalinghi è forte, ma è la cosa più sbagliata da fare. Non indurre mai il vomito senza la precisa indicazione di un veterinario: alcune sostanze caustiche possono causare ulteriori danni tornando su per l'esofago.
La prima e unica azione corretta è chiamare immediatamente il tuo veterinario o la clinica veterinaria di pronto soccorso più vicina.
Tieni a portata di mano tutte le informazioni utili: il nome della pianta (se lo conosci, porta con te una foto o un campione), la parte che pensi sia stata mangiata, la quantità approssimativa e l'orario in cui è successo.
Questo aiuterà lo specialista a decidere la terapia più adatta, che potrebbe includere una lavanda gastrica o la somministrazione di carbone attivo.
Se l'ingestione ha causato lesioni alla bocca o alla pelle, il percorso di recupero richiederà attenzioni specifiche.
Gestire l'emergenza è fondamentale, ma ancora meglio è fare in modo che non accada mai.
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Prevenire è meglio che curare: strategie per una convivenza serena
La buona notizia è che non devi scegliere tra il tuo amore per le piante e la sicurezza del tuo cane. Con un po' di pianificazione, puoi creare un ambiente armonioso e privo di rischi.
Il modo più semplice è scegliere fin da subito piante note per essere "pet-friendly".
Specie come la Calathea, l'Haworthia o la Felce di Boston sono bellissime e sicure in caso di contatto o ingestione occasionale in piccole quantità.
Se hai già in casa piante potenzialmente tossiche a cui non vuoi rinunciare, la soluzione è il posizionamento. Mettile su mensole alte, in vasi sospesi o in stanze dove il tuo cane non ha accesso.
In giardino, puoi creare delle aiuole rialzate o delle piccole recinzioni per tenere il tuo esploratore a quattro zampe a distanza di sicurezza.
Infine, è importante che tutti in famiglia siano consapevoli dei pericoli.
Spiega a figli, partner o coinquilini quali sono le piante "vietate" e perché.
Con queste semplici accortezze, potrai goderti la compagnia del tuo fedele amico e la bellezza della natura, sapendo di aver fatto tutto il possibile per proteggerlo.
Le piante pericolose per i cani: domande frequenti
Tutte le parti di una pianta tossica sono ugualmente pericolose per il mio cane?
No, non necessariamente. La tossicità può essere concentrata in parti specifiche della pianta. Ad esempio, nei narcisi e nei giacinti, i bulbi contengono la più alta concentrazione di tossine e sono quindi estremamente pericolosi se dissotterrati e masticati. In altre piante, come l'Oleandro, ogni singola parte (foglie, fiori, steli e persino l'acqua del sottovaso) è velenosa. Per la Palma di Sago, i semi sono la parte più letale. Data questa variabilità, la regola più sicura è considerare l'intera pianta come potenzialmente pericolosa e tenerla completamente fuori dalla portata del tuo cane.
Cosa devo fare se il mio cane ingerisce una pianta velenosa?
La prima cosa da fare è restare calmi e contattare immediatamente il veterinario o il pronto soccorso veterinario. Non indurre il vomito e non somministrare rimedi casalinghi: alcune sostanze potrebbero causare più danni tornando su. Fornisci tutte le informazioni possibili, come nome della pianta, parte ingerita, quantità e orario. Il veterinario potrà così scegliere il trattamento più adatto, che potrebbe includere lavanda gastrica o carbone attivo.
Posso avere sia piante che un cane in sicurezza, o devo rinunciare al verde in casa?
Assolutamente sì, puoi avere entrambi! La chiave è la conoscenza e la pianificazione. Puoi creare un ambiente domestico sicuro e verde scegliendo piante considerate a bassa tossicità per i cani, come la felce di Boston, le calathee o le palme Areca. Se desideri tenere piante che sono notoriamente tossiche, assicurati che siano collocate in luoghi inaccessibili: su mensole alte, in vasi appesi o in stanze dove il cane non entra. L'importante è informarsi prima di acquistare una nuova pianta e organizzare gli spazi in modo intelligente per proteggere il tuo amico curioso.