Cani e piscina: è sicuro farli nuotare? Benefici, precauzioni e divertimento

 

In questo articolo parliamo di...

  • Il nuoto è un'attività completa e a basso impatto, ideale per cani anziani, sovrappeso o con problemi articolari. Oltre a rafforzare muscoli e cuore, riduce stress e noia, migliorando anche il benessere mentale dell’animale.
  • Non tutti i cani sono adatti alla piscina: razze brachicefale o con corporatura pesante possono incontrare difficoltà. Inoltre, l’esposizione al cloro può causare irritazioni a cute, occhi e mucose, specialmente se l’acqua non è ben bilanciata.
  • La sicurezza in acqua dipende dalle precauzioni adottate: insegnare al cane come uscire dalla piscina, supervisionarlo sempre, abituarlo gradualmente e prendersi cura della pelle dopo il bagno sono gesti fondamentali per un’esperienza positiva.

Il nuoto in piscina per il cane: una guida completa tra divertimento e sicurezza

L'immagine di un cane che si tuffa gioiosamente in piscina durante una calda giornata estiva è l'emblema della felicità. Sempre più proprietari desiderano condividere questo piacere con i loro amici a quattro zampe, ma dietro l'entusiasmo spesso ci si chiede: è davvero sicuro?

E quali sono i reali benefici e quali i rischi da considerare?

La risposta non è un semplice sì o no, ma dipende da una serie di fattori che spaziano dalla razza dell'animale alla corretta manutenzione della piscina.

Il nuoto può rappresentare una magnifica opportunità di esercizio e legame, a patto che sia affrontato con consapevolezza e preparazione.

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I benefici del nuoto: un toccasana per corpo e mente

Il nuoto è una delle attività fisiche più complete e salutari per un cane. Essendo un esercizio a basso impatto, l'acqua sostiene il peso corporeo, riducendo al minimo lo stress su articolazioni, tendini e legamenti.

Questo lo rende ideale per cani anziani, in sovrappeso o affetti da patologie come la displasia dell'anca o l'artrite, permettendo loro di mantenersi attivi senza aggravare la loro condizione.

Va ricordato che il nuoto in piscina non sostituisce programmi di idroterapia veterinaria, che si svolgono in centri specializzati.

L'attività cardiovascolare migliora la resistenza e la salute del cuore, mentre il movimento in acqua contribuisce a tonificare l'intera muscolatura in modo armonioso.

Ma i benefici non si fermano al fisico.

Mentalmente, il nuoto è una potente fonte di stimolazione: aiuta molti cani a scaricare lo stress e l’energia in eccesso, offrendo un’alternativa utile alla semplice passeggiata quotidiana.

Condividere questo momento di gioco e relax rafforza incredibilmente il legame tra il cane e il suo proprietario, costruendo fiducia e complicità.

Questo quadro idilliaco, tuttavia, non deve farci dimenticare che esistono anche potenziali rischi e limiti da non sottovalutare.

Rischi e limiti da non sottovalutare

Nonostante i numerosi vantaggi, l'accesso alla piscina nasconde alcune insidie che è fondamentale conoscere e gestire. Primo fra tutti, non tutte le razze sono portate per il nuoto.

I cani brachicefali, con il loro muso schiacciato, possono avere serie difficoltà respiratorie, mentre le razze con zampe corte e corpo pesante faticano a galleggiare e si stancano rapidamente.

Un aspetto critico da prendere in considerazione riguarda i prodotti chimici, come il cloro, utilizzati per il trattamento dell'acqua: se i livelli non sono correttamente bilanciati, possono causare irritazioni a pelle, occhi e mucose. L'ingestione accidentale di acqua clorata, inoltre, può provocare disturbi gastrointestinali.

Un altro rischio comune è rappresentato dalle otiti esterne, che non dipendono solo dal contatto con il cloro, ma anche dall’umidità persistente nel condotto uditivo. L’acqua trattenuta nelle orecchie favorisce la macerazione della cute e la proliferazione di lieviti e batteri, soprattutto nei cani con orecchie pendenti o già predisposti a problemi auricolari.

Il rischio più grave rimane quello dell'annegamento, che può verificarsi per stanchezza, panico o difficoltà a trovare una via d'uscita.

Infine, dal punto di vista pratico, peli e sporco portati dal cane possono aumentare il carico sul sistema di filtrazione, richiedendo una manutenzione più attenta della piscina.

In caso di irritazioni cutanee, otiti ricorrenti o difficoltà respiratorie dopo il bagno, è fondamentale rivolgersi al veterinario: solo lui può valutare la situazione e consigliare eventuali trattamenti adeguati.

Fortunatamente, la maggior parte di questi pericoli può essere neutralizzata adottando alcune precauzioni essenziali per un bagno sicuro e sereno.

Precauzioni per far nuotare il cane in sicurezza: cosa fare prima e dopo il bagno

Per trasformare la piscina in un'oasi di divertimento sicuro, è cruciale seguire un protocollo di buone pratiche. La prevenzione è la migliore alleata del benessere del nostro animale. Ecco alcuni passaggi imprescindibili:

  • insegnare la via d'uscita: la prima cosa da fare è mostrare al cane come uscire autonomamente dalla piscina. Guidarlo più volte verso le scalette o la rampa finché non avrà imparato il percorso;
  • supervisione costante: mai, in nessuna circostanza, lasciare un cane da solo in piscina o nelle sue immediate vicinanze;
  • approccio graduale: specialmente le prime volte, incoraggiare il cane a entrare in acqua senza forzarlo. L'uso di un giubbotto di salvataggio può infondere sicurezza sia a lui che al proprietario;
  • cura post-bagno: dopo ogni nuotata, è fondamentale risciacquare il pelo con abbondante acqua dolce per rimuovere cloro e residui chimici, e asciugare meticolosamente le orecchie per prevenire fastidiose otiti.

La pelle di alcuni cani, specialmente quella più sensibile, può reagire negativamente al contatto prolungato con il cloro e altri agenti chimici presenti nell'acqua.

Un cane di piccola taglia nuota in piscina | RimosVet

Cura della pelle del cane dopo la piscina: come prevenire irritazioni e prurito

Il contatto con l’acqua di piscina può talvolta causare irritazioni cutanee o oculari, soprattutto se l’animale ha una pelle sensibile. In generale, però, quando i livelli di cloro sono mantenuti nei valori consigliati per l’uso umano (1–3 ppm, con pH 7,2–7,6), le reazioni tendono a essere lievi e transitorie.

È importante ricordare che non esistono linee guida veterinarie specifiche per i cani: i dati disponibili derivano da standard di sicurezza per le persone e da osservazioni cliniche in ambito veterinario.

La maggior parte dei cani tollera bene la piscina, ma soggetti predisposti ad atopia, allergie cutanee o dermatiti recidivanti possono reagire anche a concentrazioni basse di cloro, sviluppando prurito, arrossamenti localizzati o fastidio agli occhi e alle orecchie.

In presenza di sintomi persistenti (come ad esempio lo scuotimento frequente della testa) è fondamentale rivolgersi al veterinario, che potrà consigliare un trattamento mirato o valutare l’opportunità di limitare l’esposizione.

Prodotti naturali post-piscina per cani

In caso di dermatosi, prurito insistente o arrossamenti cutanei il veterinario potrebbe indicare trattamenti di supporto specifici, che non sostituiscono terapie veterinarie ma sono formulati per offrire apposito sollievo.

La linea Kanarescue®, ad esempio, propone soluzioni mirate. Kanarescue® Foam è una spuma dermatologica emolliente e lenitiva che non necessita di risciacquo, ideale per un'applicazione rapida.

La sua formula contiene achillea, tradizionalmente utilizzata per le sue proprietà emollienti e lenitive che aiutano ad ammorbidire e calmare la cute; arnica, spesso apprezzata per la sua azione calmante, particolarmente utile nel ridurre arrossamenti e sensazioni di fastidio; e CBD idrosolubile.

Quest'ultimo, prodotto sinteticamente e privo di metalli pesanti, è rinomato per le sue proprietà antiossidanti, seboregolatrici e protettive (skin conditioning e skin protecting), che contribuiscono a lenire le irritazioni e a ripristinare la barriera cutanea.

Kanarescue® Bath, invece, è uno shampoo dermatologico calmante, pensato per un lavaggio completo e delicato.

Al suo interno troviamo la calendula, pianta universalmente riconosciuta per la sua spiccata azione lenitiva e calmante, ideale per la pelle sensibile; l'arnica, che anche in questa formulazione apporta la sua funzione balsamica e di sollievo; e il già citato CBD idrosolubile.

L'azione combinata di questi estratti vegetali e del CBD idrosolubile supporta il ripristino del naturale equilibrio della pelle, offrendo sollievo dopo l'esposizione agli agenti chimici della piscina.

Una volta messe in atto tutte le misure di sicurezza, è il momento di concentrarsi sull'aspetto più bello: trasformare il dovere in un puro e semplice piacere condiviso.

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Dal dovere al piacere: come rendere l'esperienza divertente

Garantita la sicurezza, l'obiettivo diventa rendere il tempo in piscina un'esperienza memorabile e positiva. Il segreto è associare l'acqua al gioco e al divertimento.

Utilizzare giochi galleggianti specifici per cani può stimolare il suo interesse e invogliarlo a interagire con l'ambiente acquatico in modo proattivo. È importante rispettare i suoi tempi: se il cane appare titubante, non bisogna mai spingerlo o lanciarlo in acqua.

Meglio iniziare nella parte bassa, bagnandogli gradualmente le zampe e il corpo, sempre con tono di voce calmo e rassicurante.

Le sessioni di nuoto dovrebbero essere brevi all'inizio, per poi aumentare gradualmente la durata, permettendo al cane di fare frequenti pause per riposare ed evitare un affaticamento eccessivo.

Scegliere le ore più fresche della giornata, come il mattino presto o il tardo pomeriggio, eviterà colpi di calore e renderà l'esperienza più confortevole per tutti.

Ricordiamo che la piscina deve rimanere un luogo di gioia e condivisione, un'opportunità per rafforzare il nostro legame speciale.


Cani e piscina: domande frequenti

Il cloro della piscina è pericoloso per il mio cane?

Il cloro, se mantenuto a livelli corretti per l’uso umano (generalmente tra 1 e 3 ppm, con pH 7,2–7,6), non è considerato tossico per i cani. Non esistono però linee guida specifiche per loro: questi valori sono un adattamento da standard umani, perciò è importante controllare come reagisce il singolo cane ed eventualmente ridurre l’esposizione se compaiono segni di irritazione (a pelle, occhi o mucose), soprattutto nei soggetti più sensibili. L'ingestione di piccole quantità di acqua non è un problema, ma se il cane ne beve troppa possono comparire vomito o diarrea. Per ridurre i rischi, è buona norma risciacquare il pelo con acqua dolce dopo il bagno. Questo semplice gesto aiuta a eliminare i residui chimici e previene secchezza, prurito e fastidi cutanei.

Come posso capire se al mio cane piace nuotare?

Il linguaggio del corpo è il primo indicatore del benessere del cane in acqua. Un cane che si diverte appare rilassato, muove la coda liberamente e mostra interesse per il gioco, magari entrando volontariamente in piscina. Al contrario, se è stressato o impaurito può tremare, tenere le orecchie all’indietro, la coda tra le gambe e avere uno sguardo teso. In questi casi cercherà di uscire rapidamente o si aggrapperà al proprietario. È fondamentale rispettare i suoi tempi, non forzarlo mai e associare l’esperienza acquatica solo a momenti positivi e graduali.

Quali precauzioni devo adottare per far nuotare il mio cane in piscina?

Per garantire sicurezza e divertimento, è importante adottare alcune precauzioni semplici ma fondamentali. Insegna sempre al cane la via d’uscita, guidandolo più volte verso le scale o la rampa. Non lasciarlo mai senza supervisione e valuta l’uso di un giubbotto di salvataggio, utile soprattutto per le prime esperienze. Dopo il bagno risciacqua il pelo con acqua dolce e asciuga bene le orecchie per prevenire otiti. Infine, evita le ore più calde della giornata e rispetta i limiti fisici del tuo animale, alternando momenti di gioco e di riposo.

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