In questo articolo parliamo di…
- La piaga da leccamento è spesso il sintomo visibile di un malessere più profondo, che può avere origine fisica (allergie, infezioni, dolori) o comportamentale (ansia, stress, noia).
- Una diagnosi accurata da parte del veterinario è fondamentale per distinguere tra cause organiche e comportamentali. Attraverso esami mirati, è possibile identificare il problema alla radice e pianificare un intervento su misura.
- Il trattamento efficace richiede un approccio integrato: farmaci per la gestione della ferita, supporto comportamentale, uso di protezioni fisiche e rimedi naturali come prodotti a base di iperico e neem.
Dietro il comportamento compulsivo possono celarsi allergie, dolori articolari o stress: un approccio multidisciplinare è l’unico modo per affrontare il problema alla radice
Accorgerti che il tuo cane si lecca ripetutamente una zampa fino a provocarsi una ferita arrossata, priva di pelo e in alcuni casi persino sanguinante è, comprensibilmente, motivo di allarme.
Ciò che sembra una semplice irritazione potrebbe in realtà essere una dermatite da leccamento, conosciuta anche come granuloma acrale: una condizione complessa, che richiede attenzione e comprensione approfondita per essere affrontata in modo efficace.
Questa lesione cutanea non è quasi mai un problema isolato, ma piuttosto il segnale evidente di un disagio più profondo. Può avere cause fisiche o derivare da fattori comportamentali, e spesso le due componenti si intrecciano.
In altre parole, il cane utilizza la propria pelle come valvola di sfogo per qualcosa che non riesce a esprimere altrimenti. Un messaggio silenzioso che non andrebbe mai ignorato.
Per questo è fondamentale andare oltre il sintomo visibile e indagare le cause profonde di quel comportamento compulsivo.
E per farlo, dobbiamo cominciare proprio da qui: capire quali sono (nel dettaglio) i possibili fattori scatenanti.
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Le cause nascoste: perché il tuo cane si lecca fino a ferirsi?
Ti sei mai chiesto perché il tuo cane non smette di leccarsi proprio lì? Le ragioni possono essere più complesse di quanto immagini e si dividono principalmente in due categorie: fisiche e comportamentali, spesso intrecciate tra loro.
Tra le cause fisiche più comuni troviamo le allergie (alimentari o ambientali), la presenza di parassiti come pulci o acari, un corpo estraneo conficcato nella pelle, o ancora un dolore sordo e persistente dovuto a problemi articolari o neuropatici.
D'altra parte, il leccamento può essere la manifestazione di un disagio psicologico. Cani che soffrono di noia, ansia da separazione o stress possono trovare nel leccamento un'attività consolatoria.
Questo perché l'atto stesso del leccarsi pare stimolare il rilascio di endorfine, trasformando un gesto occasionale in un'abitudine compulsiva e auto-rinforzante, un vero e proprio circolo vizioso.
Ma come si può essere sicuri della causa? Per questo, il passo successivo è imprescindibile: affidarsi all'esperienza di un professionista.

Dalla diagnosi alla strategia: il ruolo chiave del veterinario
Di fronte a una piaga da leccamento, il veterinario è il tuo alleato più prezioso.
Durante la visita, non si limiterà a osservare la ferita, ma raccoglierà una storia completa del tuo cane (anamnesi), chiedendoti informazioni sulle sue abitudini, sul suo ambiente e su quando il comportamento è iniziato.
Questo dialogo è fondamentale per orientare la diagnosi.
Per andare a fondo, potrebbe essere necessario eseguire alcuni test specifici: un raschiato cutaneo per escludere acari, una coltura per identificare infezioni batteriche o fungine, o una biopsia nei casi più complessi.
Se si sospetta un'allergia, si procederà con test allergologici o una dieta a esclusione. Qualora invece la postura o la reazione del cane facciano pensare al fatto che si stia leccando perché prova molto dolore, esami come le radiografie possono rivelare problemi articolari nascosti.
Solo attraverso questo percorso meticoloso è possibile distinguere con certezza una causa organica da una puramente comportamentale, mettendo le basi per la terapia più efficace.
Una volta che la diagnosi è chiara, si può finalmente costruire quel piano d'azione completo e su misura per affrontare sia la lesione visibile che le sue radici profonde.
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Un approccio integrato per la guarigione: terapie e gestione quotidiana
Una volta individuata la causa, la strategia per aiutare il tuo cane si muove su più fronti. Se c'è un'infezione, il veterinario prescriverà il trattamento più adeguato, mentre l'infiammazione e il dolore del pet verranno gestiti con farmaci antinfiammatori o antidolorifici.
Se il disagio ha una componente ansiosa o comportamentale, il veterinario – eventualmente in collaborazione con uno specialista in comportamento animale – può valutare l’opportunità di un percorso terapeutico mirato. Ad esempio con interventi gestionali e di arricchimento ambientale.
Parallelamente, è essenziale impedire fisicamente il leccamento con un collare elisabettiano o bendaggi protettivi, arricchendo al contempo le giornate del tuo cane con giochi e attività per ridurre la noia.
Accanto alle terapie prescritte dal tuo veterinario (e mai in sostituzione ad esse), puoi integrare il percorso di guarigione con soluzioni naturali che supportano il benessere della cute.
Per coadiuvare la riparazione della ferita, ad esempio, esistono prodotti a base vegetale di altissima qualità come Hypermix®, la cui efficacia si fonda sulla sinergia di due estratti naturali.
L'estratto di iperico è storicamente apprezzato per le sue proprietà che stimolano la rigenerazione dei tessuti e favoriscono la riepitelizzazione, aiutando la pelle a ricostruirsi.
In più, le sue note capacità antisettiche contribuiscono a creare sulla lesione un ambiente sfavorevole alla proliferazione batterica. Attenzione semmai al suo effetto fotosensibilizzante, a causa della quale il pet deve essere tenuto lontano dai raggi del sole durante il trattamento.
A questo si affianca l'olio di neem, un ingrediente prezioso con riconosciute proprietà lenitive, antiossidanti e immunostimolanti.
La sua caratteristica profumazione, inoltre, è naturalmente sgradita agli insetti, un aspetto fondamentale per proteggere la ferita da contaminazioni esterne.
L'azione combinata di queste piante aiuta a creare un effetto barriera, a gestire l'essudato e a ridurre la formazione di escara (la crosta secca), facilitando così un processo di riparazione più ordinato.
La formulazione oleosa è consigliata per ferite profonde, mentre quella in gel è indicata per lesioni più superficiali o che necessitano di maggiore idratazione.
Curare la ferita nell'animale è solo l'inizio: per evitare che il problema si ripresenti, è fondamentale agire anche sulle cause che l’hanno scatenata e restare in stretto contatto con il veterinario per monitorare l’evoluzione nel tempo.
Prevenzione e supporto a lungo termine: il benessere prima di tutto
La strada verso la guarigione non si conclude quando la ferita si è chiusa. Una piaga da leccamento, soprattutto se ha una causa comportamentale, può cronicizzarsi o tornare a manifestarsi se non si interviene anche sulle motivazioni profonde che la scatenano.
Per questo è importante adottare alcune semplici accortezze nella vita quotidiana.
Tra le buone pratiche preventive, assicurati che il tuo cane segua una routine stimolante: passeggiate varie e coinvolgenti, momenti di gioco interattivo e attività come i puzzle alimentari sono ottimi alleati per mantenerlo mentalmente attivo e allontanare la noia, uno dei principali fattori scatenanti del leccamento compulsivo.
Riduci al minimo le fonti di stress e, se il tuo cane soffre di ansia da separazione, lavora con un educatore cinofilo per aiutarlo a sentirsi più sicuro quando è solo.
Un'alimentazione bilanciata e di alta qualità supporta la salute della pelle dall'interno, mentre controlli veterinari regolari permettono di intercettare qualsiasi problema sul nascere.
Osserva il tuo cane, impara a riconoscere i suoi segnali di disagio e non esitare a intervenire.
Riassumendo: per garantire il benessere duraturo del tuo amico a quattro zampe, è fondamentale un approccio proattivo: basato sull'amore e la comprensione, e supportato dalla collaborazione con il veterinario e da strategie personalizzate.
Cane con piaga da leccamento: domande frequenti
Perché il mio cane si lecca fino a ferirsi?
Il cane può leccarsi compulsivamente a causa di problemi fisici come allergie, dolori articolari o infezioni cutanee. Ma non solo: anche fattori emotivi come stress, ansia o noia possono essere alla base di questo comportamento. In molti casi, le due componenti si sovrappongono. Il leccamento stimola il rilascio di endorfine, diventando un'abitudine auto-rinforzante difficile da interrompere. Per questo è fondamentale indagare attentamente le cause del comportamento e non sottovalutarlo mai.
Come si diagnostica la piaga da leccamento nel cane?
La diagnosi richiede una visita veterinaria approfondita e una raccolta dettagliata dell'anamnesi del cane. Il veterinario può eseguire esami specifici come raschiati cutanei, colture batteriche, test allergologici o radiografie. Ogni test serve a escludere o confermare diverse cause fisiche o comportamentali. Solo attraverso un’indagine accurata si può risalire all’origine del problema e impostare la terapia più efficace per la guarigione completa.
Qual è la cura più efficace per una piaga da leccamento?
La cura prevede un approccio integrato: terapie, supporto comportamentale per ridurre ansia e stress, e dispositivi di protezione come collari o bendaggi. In parallelo, è utile arricchire le giornate del cane con giochi e attività stimolanti. Prodotti naturali come Hypermix, a base di iperico e neem, possono supportare la guarigione cutanea. È essenziale monitorare l’andamento e intervenire anche sulle cause scatenanti per evitare ricadute.