Perché il gatto perde il pelo a chiazze? Queste le cause potenziali

 

In questo articolo parliamo di…

  • La perdita di pelo a chiazze è spesso causata da agenti esterni come pulci, acari o funghi. Questi provocano prurito intenso e spingono il gatto a grattarsi e leccarsi compulsivamente, generando zone glabre facilmente riconoscibili.
  • Non tutte le perdite di pelo sono uguali: l’alopecia a chiazze si distingue da altre forme (come quella diffusa o simmetrica) per l’aspetto localizzato e irregolare. Capire la differenza è fondamentale per individuare la causa corretta.
  • Solo il veterinario, attraverso visite ed esami mirati, può stabilire la vera origine dell’alopecia a chiazze. Intervenire tempestivamente consente non solo di curare il sintomo, ma anche di tutelare la salute generale del gatto.

Non si tratta solo di un problema estetico: queste aree glabre possono essere il segnale di infezioni, infestazioni parassitarie o disturbi comportamentali che compromettono il benessere generale del micio (e anche il tuo)

Accorgersi che il proprio gatto ha delle zone del mantello diradate o completamente prive di pelo può essere fonte di grande preoccupazione. Nessun proprietario vorrebbe trovarsi davanti a una scena del genere.

La perdita di pelo, conosciuta tecnicamente come alopecia, non è solo un problema estetico: è spesso un segnale che il gatto utilizza per comunicare un disagio fisico o emotivo.

Un certo livello di perdita di pelo è normale, soprattutto durante i cambi di stagione. Tuttavia, la comparsa di chiazze ben definite non va mai sottovalutata e merita un’attenzione particolare.

Le cause possono essere diverse: si va da parassiti fastidiosi a disturbi più complessi legati alla salute generale o allo stato psicologico del gatto.

È come se il tuo micio volesse dirti: "Ehi, c'è qualcosa che non va!".

Per interpretare correttamente questo segnale, conviene prima capire meglio che cosa si intenda per alopecia a chiazze.

Leggi anche: Gatto che si gratta e si strappa il pelo: come aiutarlo a stare meglio

Che cos'è l'alopecia nel gatto? E quando si parla di "alopecia a chiazze"?

Il termine alopecia si riferisce a qualsiasi perdita anomala di pelo nel gatto, indipendentemente dalla causa o dall’area interessata. Può essere lieve o estesa, simmetrica su entrambi i lati del corpo oppure localizzata in punti precisi.

A volte il mantello si dirada in modo generale e il gatto appare nel complesso meno peloso, il pelo è sottile o assente su gran parte del corpo. In altri casi, invece, il mantello è normale tranne in alcune aree, dove si notano chiaramente delle vere e proprie zone prive di pelo, ben visibili e definite.

Quando parliamo di alopecia a chiazze, ci riferiamo proprio a queste aree glabre, spesso tondeggianti o irregolari, dove il pelo manca del tutto e la pelle risulta esposta.

Questo tipo di perdita di pelo è tipica di alcune condizioni come le infezioni fungine (ad esempio la tigna), il leccamento compulsivo da stress, le reazioni allergiche o l’azione di parassiti come pulci e acari.

In tutti i casi, queste chiazze sono un segnale evidente che qualcosa non va nella salute della pelle o nel benessere generale del tuo gatto, e richiedono l’attenzione di un veterinario.

Gatto siamese, ormai guarito, che non perde più il pelo a chiazze | RimosVet

Le cause più frequenti dell'alopecia a chiazze nel gatto

Tigna (dermatofitosi)

La tigna è una delle cause più comuni e riconoscibili. Si tratta di un'infezione fungina che provoca chiazze tondeggianti, prive di pelo e a volte arrossate o squamose.

Le zone più colpite? Testa, orecchie e zampe.

Fai attenzione: è contagiosa anche per te!

Solo il veterinario, con l'aiuto di una lampada di Wood o un esame colturale, può confermare la diagnosi e avviare la terapia più adatta.

Dermatite allergica da pulci (DAP)

Una singola pulce può bastare a scatenare un'allergia feroce alla sua saliva, con conseguente prurito e leccamento frenetico. Il tuo micio si gratta e si morde al punto da creare chiazze glabre, soprattutto sulla schiena e vicino alla coda.

Si tratta della temuta dermatite allergica da pulci.

La soluzione?

Prevenzione antiparassitaria costante e, se serve, terapie calmanti per la pelle e sanificazione, sempre sotto la guida del veterinario.

Acari e altri parassiti della pelle

La rogna e altri tipi di acari possono dare il tormento al tuo gatto, soprattutto su testa, orecchie e zampe. Il risultato? Grattamenti intensi e zone senza pelo con crosticine.

Alcuni acari sono contagiosi anche per altri animali domestici.

Con raschiati cutanei e altri test, il veterinario individuerà l'intruso e ti guiderà nel trattamento più adatto.

Infezioni batteriche locali (piodermiti)

A volte il problema nasce dopo un graffio, una lesione o un morso: la pelle si infetta e compaiono pustole, croste e perdita di pelo localizzata.

In questi casi, la piodermite è spesso una conseguenza di un'altra condizione (come pulci o allergie).

Qui il veterinario, dopo una diagnosi mirata, potrebbe prescrivere degli antibiotici (topici o sistemici).

Le allergie alimentari

Sebbene spesso associate a prurito diffuso o lesioni simmetriche, le allergie alimentari nei gatti possono talvolta manifestarsi anche con alopecia localizzata o a chiazze, specialmente in aree soggette a leccamento ripetuto come addome, arti e fianchi.

Questo accade perché il corpo del gatto reagisce in modo anomalo ad alcune proteine contenute nel cibo, considerandole per errore una minaccia. Il risultato è un forte prurito che porta il gatto a grattarsi o leccarsi fino a perdere il pelo.

Per questo motivo, non andrebbero escluse a priori quando si osservano aree glabre isolate: una dieta ad eliminazione o da privazione supervisionata dal veterinario resta uno strumento diagnostico fondamentale per confermare o escludere l'origine alimentare.

Leggi ancheFerita da morso nel gatto: come intervenire in modo rapido e sicuro

Alopecia psicogena: quando è lo stress a strappare il pelo

Il tuo gatto si sente stressato?

Potrebbe sfogarlo con un leccamento compulsivo su pancia, cosce o zampe. Il risultato è un'alopecia spesso localizzata, anche se i margini delle chiazze sono meno netti rispetto ad altre cause.

Prima di tutto bisogna escludere problemi fisici.

Poi si può lavorare su ambiente, routine e — se necessario — con un veterinario comportamentalista.

Non bastano l’occhio del proprietario o qualche ricerca online per capire di cosa si tratta

Solo il veterinario, attraverso una visita accurata e l’eventuale supporto di esami specifici, può distinguere tra le tante possibili cause.

Per arrivare alla diagnosi corretta e al susseguente trattamento, il veterinario potrebbe effettuare test mirati, come l’analisi del pelo (tricogramma), l’uso della lampada di Wood per identificare funghi come la tigna, esami della pelle come raschiati o citologie, oppure analisi del sangue per valutare eventuali squilibri generali. In certi casi, potrebbe essere necessaria una biopsia cutanea o test allergici più approfonditi.

L’alopecia – anche quando si presenta con semplici chiazze – è un sintomo, non una malattia, e può raccontare molto sullo stato di salute generale del tuo gatto.

Affidarsi al veterinario fin da subito è il modo più sicuro per scoprire cosa c’è davvero sotto quelle zone glabre e aiutare il tuo amico felino a tornare in forma, nel modo più giusto e personalizzato possibile.

Come dare sollievo alla pelle irritata e pruriginosa del tuo gatto

Ci sono prodotti che supportano le terapie veterinarie e che, se scelti insieme allo specialista che segue il tuo micio, possono aiutare ad alleviare irritazioni e prurito, migliorando il suo benessere.

Un supporto, ad esempio, può arrivare da prodotti dermatologici delicati. Il nostro Kanarescue® Bath è uno shampoo lenitivo e calmante, a basso tenore di schiuma, che deterge con delicatezza mantenendo il pH naturale della pelle.

L'azione combinata dei suoi ingredienti (calendula, arnica e CBD idrosolubile sintetico, senza metalli pesanti), offre un'azione balsamica che può agire come trattamento di supporto in caso di dermatosi e arrossamenti.

Il cannabidiolo sintetico (CBD), in particolare, è noto per le sue proprietà lenitive e antiossidanti, che contribuiscono a ridurre il malessere e a riequilibrare la cute.

Per alleviare il disagio cutaneo e idratare la pelle, puoi ricorrere anche a un prodotto delicato e senza risciacquo. Kanarescue® Foam è una spuma dermatologica emolliente e lenitiva, che può aiutare proprio in queste situazioni.

I suoi ingredienti sono achillea, arnica e CBD idrosolubile sintetico, che aiutano a idratare la pelle e a calmare le irritazioni.

Tali prodotti non sono sostitutivi della terapia veterinaria.


Il gatto perde il pelo a chiazze: domande frequenti

Che cos'è l'alopecia a chiazze nel gatto?

L'alopecia a chiazze è una perdita localizzata di pelo che si manifesta con aree glabre, spesso tondeggianti o irregolari, ben visibili sul corpo del gatto. Le cause principali includono infezioni fungine come la tigna, allergie, parassiti esterni e anche comportamenti compulsivi dovuti a stress. È un segnale di disagio fisico o emotivo e non va mai ignorato. Per una diagnosi corretta è fondamentale rivolgersi al veterinario. Solo un controllo professionale può identificare il problema alla base e avviare un trattamento mirato.

Quali sono le cause più comuni della perdita di pelo a chiazze nei gatti?

Tra le cause più frequenti ci sono la tigna (un'infezione fungina contagiosa), la dermatite allergica da pulci, gli acari della pelle e lo stress cronico che induce leccamento compulsivo. Anche le infezioni batteriche locali possono generare alopecia in alcune aree. Ogni causa ha sintomi leggermente diversi, ma in generale la comparsa di chiazze senza pelo è sempre un campanello d’allarme. Un intervento precoce può evitare complicazioni e favorire una guarigione più rapida.

Cosa fare se il gatto perde il pelo a chiazze?

La prima cosa da fare è consultare il veterinario per individuare con precisione la causa del problema. Verranno eseguiti esami specifici come raschiati cutanei, analisi del pelo o test per funghi e parassiti. In base alla diagnosi, il medico può prescrivere terapie mirate, come antiparassitari, antimicotici o antibiotici. In alcuni casi si possono utilizzare anche prodotti lenitivi, come shampoo o mousse dermatologiche, sempre sotto consiglio del veterinario. Evita il fai da te: potresti peggiorare la situazione.

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