Come prendersi cura della coda del cavallo: tecniche, prodotti e buone abitudini

 

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  • Oltre a essere un elemento estetico, la coda svolge funzioni fondamentali di equilibrio, comunicazione e difesa dagli insetti. Osservarne il movimento e l’aspetto permette di cogliere tempestivamente segnali di disagio, prurito o irritazioni cutanee.
  • Una routine regolare di igiene, spazzolatura e controllo consente di prevenire dermatiti, nodi e infezioni. È essenziale utilizzare shampoo e balsami specifici per cavalli, con pH neutro e formulazioni delicate, evitando detergenti per uso umano che potrebbero alterare l’equilibrio cutaneo.
  • In presenza di prurito, arrossamenti o piccole lesioni, è fondamentale il parere del veterinario, che potrà integrare la terapia con soluzioni naturali coadiuvanti.

Le operazioni di pulizia devono rispettare la sensibilità cutanea, supportare la barriera protettiva naturale e prevenire l’insorgere di parassiti o alterazioni cutanee

La coda del cavallo non è soltanto un elemento estetico di grande eleganza: è una parte viva, sensibile e fondamentale per il suo benessere. Serve a scacciare gli insetti, a comunicare stati d’animo e persino a mantenere l’equilibrio nei movimenti.

Prendersene cura correttamente significa tutelare il benessere generale del cavallo e prevenire irritazioni, infezioni cutanee e fastidi che possono influire sul comportamento e sul comfort dell’animale.

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La funzione della coda e la sua struttura

La coda è costituita da una parte ossea, il prolungamento delle vertebre caudali, e da una componente muscolare e cutanea ricoperta da peli lunghi e folti. La cute che la riveste è ricca di ghiandole sebacee, follicoli piliferi e terminazioni nervose. Ciò spiega perché un cavallo reagisca con fastidio o irritazione a un’eccessiva trazione o a una manipolazione impropria.

Dal punto di vista fisiologico, la coda serve a scacciare gli insetti, a esprimere emozioni e a mantenere l’equilibrio. Un movimento costante o irrequieto può essere un segnale di disagio, dolore o prurito, motivo per cui è importante osservarne il comportamento per cogliere eventuali anomalie.

Igiene e manutenzione regolare

La cura della coda deve essere inserita nella routine di igiene del cavallo. È consigliabile ispezionarla frequentemente, almeno una o due volte alla settimana, per rimuovere fango, residui vegetali o accumuli di sudore che potrebbero favorire irritazioni o la comparsa di dermatiti.

Il lavaggio va eseguito con acqua tiepida e shampoo specifici per cavalli, formulati con tensioattivi delicati e pH neutro. L’uso di detergenti per uso umano è da evitare, poiché il pH cutaneo equino è diverso da quello umano e può essere facilmente alterato, causando secchezza o desquamazione.

Dopo il lavaggio, la coda va risciacquata con abbondante acqua e asciugata accuratamente. È preferibile tamponare con un asciugamano morbido e lasciare asciugare all’aria, evitando fonti di calore diretto.

Districatura e spazzolatura: gesti tecnici e precisi

Una delle operazioni più delicate nella cura della coda è la districatura. Il pelo del cavallo, se trascurato, tende ad annodarsi e a formare infeltrimenti che possono causare dolore e irritazioni. Prima di intervenire con spazzole o pettini, è opportuno ammorbidire i nodi con un balsamo districante o con spray specifici, lasciando agire il prodotto per qualche minuto.

La spazzolatura deve essere eseguita con calma, partendo dalle estremità e risalendo gradualmente verso l’attaccatura, tenendo una ciocca per volta per ridurre la trazione sulla cute. È preferibile utilizzare spazzole a denti larghi, in legno o plastica flessibile, e pettini con punte arrotondate per non graffiare la pelle.

Un eccesso di pettinature può indebolire i peli e spezzarli; al contrario, una coda trascurata tende a perdere lucentezza e a sviluppare nodi difficili da rimuovere. La frequenza ideale dipende dalla stagione e dallo stile di vita del cavallo: un soggetto che vive in paddock necessiterà di cure più frequenti rispetto a uno che trascorre la maggior parte del tempo in box.

Nutrizione e salute del pelo

La qualità del pelo riflette lo stato di salute generale del cavallo. Una dieta equilibrata, ricca di vitamine del gruppo B, biotina, zinco e acidi grassi essenziali, favorisce la crescita di un manto forte e lucido. Carenze nutrizionali possono manifestarsi con peli opachi, fragili o che tendono a cadere facilmente.

Anche l’idratazione gioca un ruolo importante: un cavallo ben idratato produce sebo in quantità adeguata, mantenendo la cute elastica e protetta. Al contrario, la disidratazione o l’eccessiva sudorazione non compensata può predisporre a secchezza e irritazioni nella zona della coda.

Coda di cavallo | RimosVet

Prevenzione delle irritazioni e dei parassiti

Le irritazioni cutanee nella zona caudale possono essere provocate da diversi fattori: accumulo di sudore, residui di letame, parassiti esterni come i pidocchi o acari, e persino da abitudini comportamentali come lo sfregamento contro pareti o recinzioni.

Quando un cavallo tende a strofinare frequentemente la coda, è essenziale indagare la causa. Potrebbe trattarsi di un semplice prurito passeggero dovuto al sudore o a un’infestazione parassitaria più seria, come quella da ossiuri. In questi casi è necessario rivolgersi tempestivamente al veterinario per una diagnosi accurata e per impostare la terapia più idonea.

Il mantenimento di un ambiente pulito, la regolare toelettatura e l’uso di repellenti naturali o specifici per cavalli rappresentano strategie efficaci per ridurre il rischio di infestazioni.

Taglio e pareggio della coda

Il taglio della coda non è un gesto puramente estetico, ma deve essere effettuato con criterio. La lunghezza ottimale varia in base alla disciplina e all’utilizzo del cavallo: negli sport equestri, si tende a mantenere una coda lunga ma ordinata, mentre nei cavalli da tiro può essere accorciata per motivi pratici.

È importante evitare tagli eccessivi che possano alterare la funzione protettiva della coda. L’intervento deve sempre rispettare la morfologia dell’animale e la naturale caduta del pelo, preferibilmente eseguito con forbici professionali o sotto la supervisione di un esperto di toelettatura equina.

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Il ruolo del benessere cutaneo

Una criniera sana poggia sempre su una cute sana. Prurito, forfora o irritazioni alla base non vanno sottovalutati: possono essere la conseguenza di sfregamenti o scarsa igiene, ma anche i primi segnali di parassitosi, infezioni o reazioni allergiche.

In presenza di questi sintomi è fondamentale chiedere la valutazione del veterinario, che potrà identificare la causa e indicare la terapia più appropriata. Solo successivamente, in un’ottica di supporto, si possono considerare prodotti complementari o coadiuvanti per favorire il benessere cutaneo e ridurre il disagio dell’animale.

Sempre sotto la guida del veterinario, è possibile ricorrere a soluzioni a base vegetale come Kanarescue® Horse, una soluzione idrosolubile formulata con cannabidiolo sintetico (CBD), aloe vera, menta, salvia e semi di pompelmo.

Questa composizione è studiata per offrire un’azione rilassante che può contribuire ad attenuare infiammazioni e pruriti.

La cute equina presenta infatti numerosi recettori endocannabinoidi e l’assunzione di Kanarescue Horse ne promuove la stimolazione, aiutando l’organismo a ritrovare l’equilibrio e il benessere cutaneo. L’aloe vera supporta i processi rigenerativi, mentre gli estratti di pompelmo e salvia esercitano un’azione antibatterica e antisettica.

Se lo sfregamento ha già causato piccole lesioni o abrasioni, può rendersi utile un supporto specifico per favorire la riparazione cutanea. Prodotti a base vegetale come Hypermix® rispondono a questa esigenza.

La formula a base di neem e iperico favorisce la rigenerazione dei tessuti e contribuisce a mantenere la pelle pulita e protetta. È sufficiente applicarne un velo sulla zona interessata, evitando l’esposizione diretta al sole durante il trattamento, poiché l’iperico è fotosensibilizzante.

Come per tutti i prodotti naturali, è consigliabile testare l’applicazione su una piccola area cutanea prima di procedere, sospendendo l’uso in caso di irritazione. È importante ricordare che si tratta di coadiuvanti e non di terapie sostitutive: la loro efficacia risulta ottimale solo se utilizzati nell’ambito di un piano di cura concordato con il veterinario.

La coda, come la criniera, è il riflesso dello stato di salute generale del cavallo. Curarla con metodo, delicatezza e costanza significa investire nel suo benessere, garantendogli comfort, equilibrio e una bellezza che nasce dalla salute.


Come prendersi cura della coda del cavallo: domande frequenti

Perché è importante prendersi cura della coda del cavallo?

La coda del cavallo non è solo un elemento estetico, ma una parte sensibile e funzionale che serve a scacciare gli insetti, comunicare emozioni e mantenere l’equilibrio. Prendersene cura aiuta a prevenire irritazioni, infezioni cutanee e fastidi che possono compromettere il benessere generale dell’animale.

Con quale frequenza bisogna pulire e spazzolare la coda del cavallo?

È consigliabile controllare e pulire la coda almeno una o due volte alla settimana, rimuovendo fango, residui vegetali e sudore. Dopo il lavaggio con shampoo specifico per cavalli, è importante risciacquare bene e lasciar asciugare naturalmente. La spazzolatura va eseguita con calma, partendo dalle estremità, utilizzando pettini a denti larghi per non danneggiare la cute.

Cosa fare se il cavallo si gratta spesso la coda o presenta irritazioni?

Quando il cavallo si gratta frequentemente la coda, è importante osservare attentamente la zona per verificare la presenza di arrossamenti o parassiti. In questi casi è necessario rivolgersi al veterinario, che potrà individuare la causa e indicare il trattamento più adatto per alleviare il prurito e favorire la guarigione.

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