Quali effetti ha lo smog sulla salute degli animali domestici? Rischi e buone abitudini

 

In questo articolo parliamo di...

  • Lo smog ha effetti documentati sulla salute di cani e gatti, soprattutto in soggetti vulnerabili come cuccioli, anziani e razze brachicefale. L’esposizione anche a piccole quantità di PM2.5 (particelle atmosferiche sottili con un diametro inferiore o uguale a 2,5 micrometri) può aumentare significativamente le visite veterinarie.
  • L’inquinamento domestico è un nemico spesso sottovalutato: fumo, detergenti chimici e candele profumate peggiorano la qualità dell’aria indoor, contribuendo all’insorgenza di malattie respiratorie nei pet.
  • Per proteggere gli animali è utile monitorare l’AQI (Indice di Qualità nell’Aria), evitare passeggiate nei momenti critici, privilegiare ambienti verdi e adottare accorgimenti casalinghi come l’uso di purificatori d’aria con filtro HEPA (High Efficiency Particulate Air filter) e l’eliminazione di sostanze tossiche.

I cani e i gatti che vivono in ambienti urbani respirano la stessa aria inquinata degli esseri umani, con conseguenze spesso sottovalutate ma documentate da studi clinici e veterinari

Quando pensiamo allo smog, la nostra mente corre subito ai rischi per la salute umana. Ma cosa succede ai nostri amici a quattro zampe? Cani e gatti condividono i nostri stessi spazi, respirano la nostra stessa aria e, purtroppo, subiscono le conseguenze dell'inquinamento atmosferico in modo altrettanto significativo, talvolta anche più marcato in soggetti vulnerabili.

Particelle invisibili come il PM2.5 (particolato con diametro inferiore a 2,5 micrometri), il PM10, gli ossidi di azoto (NOx) e l'ozono (O3) penetrano in profondità nei polmoni, causando infiammazione e stress ossidativo.

La statura dei nostri pet, inoltre, li porta a inalare una maggiore concentrazione di inquinanti pesanti che si depositano vicino al suolo, e il loro metabolismo più rapido li induce a respirare più frequentemente, aumentando la dose di tossine assorbite.

L'impatto non è solo teorico, ma un'evidenza clinica che i veterinari riscontrano ogni giorno.

È molto importante, quindi, comprendere quali siano i reali effetti sulla loro salute per poter agire di conseguenza.

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L'inquinamento atmosferico danneggia anche cani e gatti: ecco perché lo smog è pericoloso per gli animali domestici

La correlazione tra picchi di inquinamento e problemi di salute animale è ormai supportata da solide evidenze scientifiche. Un imponente studio condotto dalla London School of Economics (LSE) su oltre sette milioni di visite veterinarie ha rivelato dati allarmanti: un aumento di appena 1 μg/m³ di PM2.5 in una settimana è associato a un incremento dello 0,7% delle visite per cani e gatti.

Proiettando questi dati, si stima che un allineamento ai livelli di sicurezza raccomandati dall'OMS potrebbe prevenire circa 80.000 visite veterinarie all'anno solo nel Regno Unito, come riportato da un working paper della London School of Economics (Deschenes et al., 2024), basato su oltre sette milioni di visite veterinarie.

Alcune categorie di animali sono decisamente più vulnerabili: le razze brachicefale (come Carlini e Bulldog), con le loro vie aeree già compromesse, i cuccioli, gli anziani e gli animali con patologie cardiache o respiratorie croniche.

I segnali d'allarme, quelli da non sottovalutare, includono tosse persistente, respiro affannoso, ridotta tolleranza all'esercizio fisico, irritazione a occhi e naso, e una generale letargia.

Se noti uno o più di questi segnali, è fondamentale consultare subito il veterinario di fiducia: solo una valutazione clinica può chiarire se si tratta di un disturbo temporaneo o dell’inizio di una patologia respiratoria o cardiaca cronica.

Talvolta però, la minaccia si nasconde tra le mura di casa.

Un gatto alla finestra di un grattacielo con vista su una città inquinata | RimosVet

Non solo smog: l'inquinamento indoor è un nemico silenzioso

L'idea che la casa sia un rifugio sicuro dall'inquinamento esterno è, purtroppo, un'illusione. L'aria interna può essere fino a cinque volte più inquinata di quella esterna.

Fonti come il fumo di sigaretta, i composti organici volatili (VOC) rilasciati da detersivi, vernici e profumatori per ambiente, i fumi prodotti durante la cottura dei cibi e persino le candele profumate contribuiscono a creare un ambiente tossico.

Ricerche pubblicate su riviste scientifiche come PubMed hanno mostrato una correlazione tra l'esposizione a inquinanti domestici e una maggiore incidenza di patologie respiratorie in cani e gatti.

Questo carico tossico costante si somma allo stress ossidativo causato dallo smog esterno, mettendo a dura prova il sistema immunitario e respiratorio dei nostri animali.

Riconoscere queste minacce invisibili è il primo passo per trasformare la propria abitazione in una vera oasi di benessere, adottando strategie mirate per migliorare la qualità dell'aria che i nostri pet respirano ogni giorno.

Strategie pratiche per proteggere gli animali all'aperto

Proteggere i nostri compagni animali durante le uscite quotidiane, specialmente nei giorni in cui i livelli di smog sono critici, richiede un approccio proattivo. Il primo passo è consultare le app o i siti web che monitorano l'indice di qualità dell'aria (AQI): quando i valori sono alti, è essenziale limitare le passeggiate allo stretto necessario.

È consigliabile evitare le ore di punta del traffico e i momenti più caldi della giornata, quando la concentrazione di ozono a livello del suolo è maggiore, preferendo invece il mattino presto o la tarda serata.

Anche la scelta del percorso fa la differenza: vie interne, parchi ricchi di vegetazione e aree lontane dalle grandi arterie stradali sono da preferire. Durante queste uscite, è fondamentale evitare attività fisiche intense come corse sfrenate o giochi di lancio, che aumentano la frequenza respiratoria e, di conseguenza, la quantità di inquinanti inalati.

Per gli animali con sensibilità respiratoria, l'uso di una pettorina al posto del classico collare può ridurre la pressione sulla trachea, alleviando eventuali difficoltà.

Tuttavia, la protezione offerta all'esterno è solo una parte della soluzione; essa deve essere necessariamente integrata da un'attenta e consapevole gestione dell'ambiente domestico.

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Migliorare la qualità dell’aria in casa per animali domestici: buone abitudini e strumenti utili

Rendere la propria casa un ambiente salubre è fondamentale per la salute a lungo termine dei nostri animali. Durante le giornate con un elevato indice di inquinamento, è buona norma tenere le finestre chiuse per evitare che le polveri sottili entrino.

Un alleato prezioso in questo senso è il purificatore d'aria, specialmente se dotato di un filtro HEPA, in grado di catturare particelle microscopiche, allergeni, peli e polvere. Naturalmente non si tratta di una cura medica, ma di un supporto ambientale utile a ridurre il carico di particolato e allergeni.

È essenziale, inoltre, eliminare o ridurre le fonti di inquinamento interno: evitare assolutamente il fumo in casa, scegliere prodotti per la pulizia ecologici e privi di profumazioni aggressive, e assicurare una buona ventilazione quando si cucina.

Anche le abitudini quotidiane contano: passare un panno umido su pavimenti e superfici aiuta a rimuovere la polvere senza sollevarla, mentre pulire zampe e pelo dell'animale al rientro dalla passeggiata impedisce che gli inquinanti raccolti all'esterno vengano dispersi in casa.

Adottando queste semplici ma efficaci misure, si può ridurre l'esposizione degli animali a sostanze nocive, migliorando il loro benessere generale.


Smog e animali domestici: domande frequenti

Quali sono i principali rischi dello smog per la salute degli animali domestici?

Lo smog rappresenta un pericolo concreto anche per cani e gatti, che respirano la stessa aria inquinata degli esseri umani. Le particelle sottili come PM2.5 e PM10 penetrano in profondità nei polmoni, causando infiammazioni e stress ossidativo. Questo può tradursi in tosse persistente, difficoltà respiratorie e ridotta tolleranza all’attività fisica. Gli animali di piccola taglia o a muso corto sono particolarmente vulnerabili perché inalano quantità maggiori di inquinanti. Col tempo, l’esposizione costante aumenta il rischio di patologie croniche che compromettono il benessere generale.

L'inquinamento indoor può danneggiare i nostri pet tanto quanto lo smog esterno?

L’inquinamento domestico è un nemico spesso sottovalutato che può essere addirittura più intenso di quello esterno. Fonti comuni includono fumo di sigaretta, detergenti con sostanze chimiche aggressive, vernici, profumatori e fumi di cottura. Questi elementi rilasciano composti organici volatili che irritano le vie respiratorie degli animali, aumentando il rischio di allergie e patologie croniche. Cani e gatti esposti a lungo a questi inquinanti possono sviluppare tosse, starnuti frequenti e riduzione delle difese immunitarie. Creare un ambiente salubre è quindi essenziale per la loro salute.

Investire in un purificatore d'aria è davvero necessario per chi ha animali?

Investire in un buon purificatore d'aria può fare una differenza significativa per la salute degli animali domestici, specialmente per chi vive in aree urbane con inquinamento elevato. È particolarmente raccomandato se in casa vivono soggetti a rischio come animali anziani, cuccioli, razze brachicefale o individui con allergie, asma o patologie cardiache. Un modello dotato di filtro HEPA di alta qualità è in grado di catturare non solo gli inquinanti provenienti dall'esterno (come il PM2.5), ma anche allergeni comuni interni come polvere, acari, spore di muffa e forfora animale, migliorando drasticamente la qualità dell'aria che il pet respira per ore.

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