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- La perdita di pelo nel gatto è un'esperienza comune per molti proprietari, comprenderne le cause è fondamentale per garantire il benessere del tuo amico felino. Sebbene una certa quantità di pelo perso sia normale, specialmente durante i cambi di stagione, un'eccessiva o anomala perdita può segnalare la necessità di indagare più a fondo e, talvolta, di intervenire con cure specifiche o modifiche nello stile di vita del tuo micio.
- La prima cosa da fare è identificare la causa scatenante della perdita di pelo. Potrebbe trattarsi di un semplice processo fisiologico come la muta, oppure di segnali che indicano la presenza di parassiti, allergie, stress o squilibri nutrizionali. Osservare attentamente il comportamento del tuo gatto e le caratteristiche della perdita di pelo ti aiuterà a capire quando è il momento di consultare un veterinario per una diagnosi precisa e un piano d'azione mirato.
- Fortunatamente, esistono numerosi rimedi e strategie preventive che puoi adottare per mantenere il mantello del tuo gatto sano e fluente. Dalla corretta alimentazione alla cura regolare del pelo, fino all'utilizzo di prodotti naturali di supporto per la cute, ogni accorgimento contribuisce al benessere generale del tuo amico felino, aiutandolo a sfoggiare un pelo lucido e forte, che è lo specchio della sua salute.
Distinguerla dalla normale muta stagionale è fondamentale per riconoscere segnali di parassiti, infezioni, disturbi ormonali o stress che compromettono la salute del tuo animale
Vedere il proprio gatto perdere il pelo può scatenare immediatamente una certa apprensione, soprattutto se vivi in appartamento e la convivenza stretta con la famiglia rende prioritaria la salute di tutti.
Viene naturale chiedersi se quella perdita di pelo un po' anomala sia solo un innocuo cambio di stagione o se, invece, nasconda qualcosa di più serio come la tigna (dermatofitosi), un'infezione fungina trasmissibile anche all'uomo, in particolare a soggetti vulnerabili come bambini, anziani o persone immunocompromesse (in termini tecnici si parla di zoonosi). Oppure la fastidiosa rogna, causata da acari che generano un prurito intenso e sono altamente contagiosi tra animali.
Queste condizioni, oltre a creare disagio al tuo micio, possono effettivamente rendere più complicata la vita domestica, generando preoccupazione per la loro possibile diffusione.
In realtà, la perdita di pelo, scientificamente nota come alopecia, può avere molteplici sfaccettature, ed è proprio per fugare questi timori che diventa importante imparare a comprenderne le diverse cause, così da recuperare tutti la serenità, incluso il tuo ronfante amico.
A volte, si tratta semplicemente della muta stagionale, ma se la perdita è eccessiva, localizzata, o accompagnata da altri sintomi, è saggio non sottovalutare il problema.
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Cause della perdita di pelo nel gatto
Come accennato, la muta stagionale è una delle cause più innocue della perdita di pelo. Durante questi periodi, solitamente in primavera per alleggerirsi in vista del caldo e in autunno per prepararsi al freddo, il tuo gatto potrebbe lasciare più peli del solito in giro per casa.
È un meccanismo fisiologico e del tutto normale.
Tuttavia, altre cause meritano un'attenzione particolare.
I parassiti esterni, ad esempio, come pulci, acari e zecche, sono nemici giurati del mantello del tuo gatto. Le loro punture causano un prurito intenso, spingendo il micio a leccarsi, grattarsi e mordersi eccessivamente, con conseguente diradamento o perdita di pelo a chiazze.
Anche le infezioni fungine e batteriche possono avere un ruolo importante nei problemi cutanei. La già citata tigna, ad esempio, è un'infezione fungina piuttosto comune che si manifesta con aree circolari prive di pelo, spesso con pelle squamosa o arrossata.
Le allergie rappresentano un'altra causa significativa: possono essere di natura alimentare, scatenate da specifici ingredienti nel suo cibo, o ambientali, dovute a pollini, acari della polvere o muffe. Queste allergie spesso inducono un leccamento compulsivo che porta alla perdita di pelo, specialmente sull'addome e sui fianchi.
Non da meno sono lo stress e l'alopecia psicogena: cambiamenti nell'ambiente domestico, l'arrivo di un nuovo animale, la noia o l'ansia da separazione possono indurre il gatto a leccarsi in modo ossessivo come forma di auto-conforto, causando la caduta del pelo.
Infine, alcuni problemi ormonali, come l'ipertiroidismo (più comune nei gatti anziani) o, più raramente, squilibri degli ormoni surrenalici, possono influenzare la salute e la crescita del pelo.
Anche le carenze nutrizionali, sebbene meno frequenti con le diete commerciali bilanciate, possono indebolire il pelo rendendolo opaco e fragile. Una dieta povera di proteine di alta qualità, acidi grassi essenziali o specifiche vitamine e minerali può compromettere la salute del mantello.
Conoscere queste possibili cause è il primo passo, ma come capire quando è il momento di preoccuparsi seriamente e rivolgersi a un esperto?

Quando preoccuparsi per la perdita di pelo nel gatto: sintomi da monitorare
Se noti che il tuo gatto presenta una perdita di pelo a chiazze evidenti, lasciando scoperte aree di cute, questo è un chiaro campanello d'allarme.
Altri segni preoccupanti includono arrossamenti della pelle, presenza di crosticine, desquamazione, ulcere o lesioni cutanee nelle zone dove il pelo è diradato o assente.
Un prurito intenso e persistente, che porta il tuo gatto a grattarsi, leccarsi o mordersi con insistenza, è un altro sintomo da non ignorare, poiché potrebbe indicare la presenza di parassiti, allergie o infezioni.
Osserva anche se ci sono cambiamenti nel comportamento del tuo animale domestico: un animale che appare più letargico, apatico, irritabile o che manifesta un aumento o una diminuzione dell'appetito in concomitanza con la perdita di pelo potrebbe avere un problema di salute sottostante.
Anche la qualità del pelo rimanente può darti indicazioni: un mantello che diventa improvvisamente opaco, secco, fragile o untuoso merita attenzione.
L'autodiagnosi può essere rischiosa e ritardare un trattamento appropriato. Solo un veterinario, attraverso un esame clinico approfondito ed eventualmente test specifici (come raschiati cutanei, esami del sangue, colture fungine o diete ad esclusione), potrà formulare una diagnosi accurata e stabilire la causa esatta della perdita di pelo.
Questo passaggio è fondamentale per impostare la terapia più efficace e mirata, che potrebbe variare da terapie specifiche (antiparassitari, antibiotici, antifungini), a modifiche dietetiche (come diete ipoallergeniche), terapie ormonali o approcci per gestire lo stress e i problemi comportamentali, garantendo al tuo amico felino un rapido sollievo e il recupero di un mantello sano.
Ma cosa fare per evitare che il problema si ripresenti? Scopriamo cosa puoi fare per favorire la salute del mantello del tuo gatto.
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Rimedi naturali e consigli pratici per prevenire la perdita di pelo nel gatto
Partiamo dalla cura regolare del mantello: è fondamentale spazzolarlo con regolarità, idealmente ogni giorno per i gatti a pelo lungo e un paio di volte a settimana per quelli a pelo corto.
Questa azione aiuta a rimuovere il pelo morto, prevenire la formazione di nodi e stimolare la circolazione sanguigna, favorendo la crescita di un pelo sano.
Una dieta bilanciata e di alta qualità, ricca di proteine animali facilmente digeribili, acidi grassi essenziali, vitamine e minerali, è la base per un pelo forte e lucido. Se sospetti carenze o hai dubbi, parlane con il veterinario.
Utilizza regolarmente prodotti antiparassitari specifici per gatti (non usare mai sui mici i prodotti antiparassitari per i cani), per proteggerlo da pulci, zecche e acari, che sono tra le principali cause di prurito e perdita di pelo.
Anche la riduzione dello stress è importante. I gatti sono creature abitudinarie e sensibili ai cambiamenti. Cerca di mantenere una routine stabile, fornisci al tuo gatto un ambiente arricchito con giochi, tiragraffi, posti elevati dove osservare e nascondigli sicuri.
Se hai introdotto cambiamenti significativi in casa, assicurati che il tuo gatto abbia il tempo e lo spazio per adattarsi.
Come supporto tra una toelettatura e l’altra, può rivelarsi utile un trattamento delicato ma mirato, pensato proprio per aiutare a lenire e idratare la pelle del tuo gatto.
Un esempio è il nostro Kanarescue® Foam, una spuma dermatologica idratante ed emolliente, senza risciacquo, formulata con achillea, arnica e CBD idrosolubile. La sua composizione delicata aiuta a dare sollievo in caso di prurito, irritazioni o arrossamenti, contribuendo al benessere generale della cute.
Segui sempre le indicazioni del tuo veterinario sull’uso di questi prodotti, anche se naturali.
Perdita di pelo nel gatto: domande frequenti
Perché il mio gatto perde tanto pelo?
La perdita di pelo nel gatto può avere cause diverse. Oltre alla muta stagionale, che è un processo naturale, possono esserci motivi più seri come parassiti, allergie, infezioni o stress. È importante osservare il comportamento del tuo gatto e la distribuzione della perdita di pelo: se è localizzata o accompagnata da prurito, croste o irritazioni, è bene consultare il veterinario. Anche problemi ormonali o carenze nutrizionali possono influire sulla salute del mantello.
Quando preoccuparsi per la perdita di pelo del gatto?
Dovresti preoccuparti se la perdita di pelo è eccessiva, a chiazze, oppure se noti arrossamenti, croste, desquamazioni o lesioni sulla pelle. Anche un prurito intenso, comportamenti ossessivi come il leccarsi continuo o cambiamenti nel comportamento generale del gatto sono segnali da non sottovalutare. In questi casi, è fondamentale consultare un veterinario per una diagnosi precisa e avviare il trattamento adeguato.
Come posso prevenire la perdita di pelo nel gatto?
Puoi adottare diverse strategie per prevenire la perdita di pelo nel tuo gatto. Spazzolarlo regolarmente aiuta a mantenere il mantello in salute e stimola la circolazione. Una dieta bilanciata, ricca di proteine e acidi grassi essenziali, è essenziale. Usa antiparassitari adatti e riduci lo stress ambientale con una routine stabile. Se necessario, puoi anche usare prodotti naturali per sostenere la salute cutanea, ma sempre sotto consiglio veterinario.