Ferita nel gatto: quanto tempo ci vuole davvero per una buona cicatrizzazione?

 

In questo articolo parliamo di…

  • Il processo di guarigione delle ferite nei gatti è più lento rispetto ad altri animali, come i cani, a causa della minore rapidità nella formazione del tessuto di granulazione. Una ferita chirurgica pulita può chiudersi superficialmente in 10-14 giorni, ma la guarigione profonda può richiedere settimane o mesi, soprattutto in caso di guarigione per seconda intenzione.
  • Diversi fattori influenzano la velocità della cicatrizzazione: età avanzata, patologie croniche come il diabete, infezioni o scarsa perfusione sanguigna possono rallentare significativamente il processo. Anche la localizzazione della ferita ha un ruolo, specialmente se si trova in aree soggette a movimento o tensione cutanea.
  • La corretta gestione della ferita è fondamentale per una buona guarigione: mantenere l’area pulita, proteggerla dal leccamento con un collare elisabettiano o indumenti appositi, usare prodotti topici specifici e monitorare quotidianamente i segni di infezione sono pratiche essenziali. Ai primi segnali di peggioramento è sempre consigliabile rivolgersi al veterinario.

La fisiologia felina rende il processo più lungo rispetto ad altri animali, sapere cosa aspettarsi aiuta ad affrontare tutto con maggiore serenità

Quando il tuo gatto si procura una ferita, che sia un graffio dovuto a una zuffa con un simile, un taglio accidentale o l'esito di un intervento chirurgico, la prima cosa a cui pensi è come aiutarlo. Tuttavia, il processo di cicatrizzazione è una macchina biologica complessa, un vero e proprio capolavoro della natura che richiede tempo e le giuste condizioni per svolgersi al meglio.

Nei gatti, questo processo presenta delle peculiarità che è importante conoscere per poter fornire il supporto più adeguato.

Non si tratta solo di aspettare che la ferita si chiuda; è un percorso che coinvolge diverse fasi, dalla risposta infiammatoria iniziale alla formazione di nuovo tessuto, fino alla completa riorganizzazione della pelle.

Proprio la comprensione dei tempi medi di guarigione è il primo tassello per gestire al meglio la convalescenza del tuo amico felino (e preoccuparti di meno).

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Tempi di guarigione delle ferite nei gatti: quanto dura davvero la cicatrizzazione?

Una delle prime cose da sapere è che, in linea generale, le ferite nei gatti tendono a mettere un po' più di tempo per arrivare a una buona cicatrizzazione rispetto, ad esempio, a quelle dei cani.

Una delle ragioni risiede nella velocità di formazione del tessuto di granulazione, quella nuova "impalcatura" di tessuto connettivo e vasi sanguigni che si forma sulla base della ferita per riempirla. Nei gatti, questo processo può richiedere in media circa 19 giorni, un tempo considerevolmente più lungo rispetto ai 7 o 8 giorni che impiega mediamente un cane.

Questa differenza non è da poco e spiega perché potresti avere l'impressione che la ferita del tuo micio "non guarisca mai".

Se parliamo di ferite chirurgiche pulite, dove i margini sono stati avvicinati e suturati dal veterinario (un processo noto come guarigione per prima intenzione), puoi aspettarti una chiusura superficiale in circa 10-14 giorni, momento in cui solitamente si procede alla rimozione dei punti.

Tuttavia, è fondamentale capire che la guarigione superficiale è solo una parte della storia; i tessuti più profondi, quelli interni, possono richiedere diverse settimane, a volte anche mesi, per recuperare completamente la loro integrità e forza.

Per le ferite lasciate aperte, magari perché infette o con perdita di tessuto, che guariscono "da sole" (guarigione per seconda intenzione), il percorso è ancora più lungo: possono essere necessarie da 4 a ben 8 settimane, o anche di più in casi complessi, per osservare una cicatrizzazione completa.

Questi tempi, già di per sé variabili, sono ulteriormente influenzati da una serie di altri elementi che possono accelerare o, purtroppo, rallentare il processo.

Gatto tigrato con collare elisabettiano per evitare che si lecchi la ferita in via di cicatrizzazione | RismoVet

Fattori che accelerano (o rallentano) la cicatrizzazione delle ferite nei gatti

Come accennato, il cronometro della guarigione nel tuo gatto non scorre sempre alla stessa velocità. Diversi fattori, alcuni legati direttamente al tuo amico a quattro zampe e altri all'ambiente della ferita stessa, possono giocare un ruolo determinante.

L'età, ad esempio, è un elemento importante: un gattino giovane e vigoroso avrà generalmente una capacità di rigenerazione tissutale più rapida rispetto a un gatto anziano, il cui metabolismo potrebbe essere rallentato. Anche lo stato di salute generale è fondamentale.

Condizioni come l'obesità, che può ridurre l'apporto di sangue ai tessuti, o malattie sistemiche come il diabete mellito, che compromette la funzionalità dei vasi sanguigni e la risposta immunitaria, possono ostacolare significativamente i meccanismi di riparazione.

Allo stesso modo, patologie che causano immunodepressione (come l'infezione da FIV o FeLV) o terapie farmacologiche immunosoppressive possono rendere il tuo gatto più vulnerabile alle infezioni e rallentare la cicatrizzazione.

Oltre a questi fattori "interni", ci sono poi quelli locali, legati cioè direttamente alla ferita. La sua localizzazione, ad esempio, è un aspetto da non sottovalutare: una ferita in una zona molto mobile, come un'articolazione, o in un punto dove la pelle è particolarmente tesa, farà più fatica a guarire.

La presenza di un'infezione batterica è uno dei nemici principali della cicatrizzazione, poiché i batteri competono con le cellule del corpo per le risorse e rilasciano tossine che danneggiano i tessuti. Anche la presenza di corpi estranei (frammenti di legno, terra, ecc.) o di tessuto necrotico (morto) all'interno della lesione impedisce una corretta guarigione.

Infine, se il sangue arriva con difficoltà nella zona colpita – per esempio a causa di un danno ai vasi sanguigni o della posizione della ferita – i tessuti ricevono meno ossigeno e meno nutrienti. Questo può rallentare la guarigione, perché le cellule faticano a rigenerarsi senza ciò di cui hanno bisogno.

Ecco perché è così importante prendersi cura del benessere generale del tuo micio e adottare delle buone pratiche per supportare attivamente il suo processo di guarigione.

Cura della ferita nel gatto: cosa fare per favorire una buona guarigione

La prima regola d'oro è seguire sempre le indicazioni del veterinario.

La seconda cosa importante è mantenere la ferita pulita. Puoi lavarla delicatamente con una soluzione fisiologica sterile o con un disinfettante specifico per animali, sempre seguendo i consigli del veterinario, che saprà indicarti il prodotto più adatto per evitare irritazioni.

Se hai difficoltà a farlo da solo, non esitare a portare il tuo gatto direttamente in ambulatorio dal veterinario: sarà lui a occuparsene nel modo più sicuro.

È essenziale poi impedire che il tuo gatto lecchi, morda o gratti la ferita. La sua lingua, per quanto possa sembrare uno strumento di pulizia, è ricoperta di batteri che possono facilmente infettare la lesione e il trauma meccanico del leccamento o del grattamento può danneggiare il nuovo tessuto in formazione, ritardando la guarigione.

Per questo, l'utilizzo di un collare elisabettiano, per quanto possa risultare fastidioso al tuo amico felino, è spesso indispensabile. In alternativa, esistono tutine protettive o bendaggi specifici, da utilizzare sempre sotto consiglio veterinario.

Parallelamente a queste misure, puoi coadiuvare il trattamento delle ferite e stimolare la riparazione della cute con prodotti appositamente formulati.

Per esempio, per favorire la rigenerazione cutanea in caso di lesioni esterne, potresti considerare l'applicazione di un prodotto della nostra linea Hypermix®. Si tratta di un prodotto a base vegetale composto da olio di neem, noto per le sue proprietà antinfiammatorie, rigeneranti e cicatrizzanti, e iperico, che possiede proprietà antisettiche e aiuta a rigenerare i tessuti e favorire la riepitelizzazione. Insieme, questi componenti aiutano a controllare la carica batterica sulla superficie della ferita e a ridurre la formazione di escara, supportando il processo di guarigione.

L'iperico però può rendere la pelle più sensibile alla luce del sole. Per questo, dopo aver applicato prodotti che lo contengono, è meglio evitare l'esposizione diretta al sole.

Un monitoraggio quotidiano della ferita è l'ultimo, ma non meno importante, tassello: osservare l'aspetto, la presenza di secrezioni o eventuali cambiamenti ti permetterà di cogliere tempestivamente qualsiasi segnale anomalo, che potrebbe indicare la necessità di rivolgerti nuovamente al veterinario.

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Come capire se la ferita del tuo gatto sta guarendo bene

Nonostante tutte le tue amorevoli cure e attenzioni, possono esserci situazioni in cui la ferita del tuo gatto mostra segni che meritano una valutazione più approfondita da parte del medico che lo ha in cura.

Se, nei giorni successivi all’inizio del trattamento (parliamo di 2-3 giorni), non noti alcun miglioramento evidente oppure se la situazione ti sembra addirittura peggiorare, è bene farlo presente al veterinario. Anche se sono già previste visite di controllo, aggiornare il medico in caso di novità può fare la differenza. Arrossamenti marcati che si estendono oltre la ferita, gonfiore insolito o un aumento della temperatura nella zona interessata sono segnali da non ignorare.

Allo stesso modo, la presenza di secrezioni anomale può indicare un’infezione o un rallentamento nel processo di guarigione: pus giallastro, siero in eccesso o perdite di sangue persistenti sono segnali chiari che qualcosa non sta andando per il verso giusto. Se, avvicinandoti, percepisci anche un odore sgradevole provenire dalla ferita, è possibile che ci sia un’infezione batterica in atto.

Osserva anche il comportamento generale del tuo gatto: se appare più stanco, meno reattivo, se mangia poco o mostra segni di dolore al tocco nella zona lesa, oppure se rilevi febbre, è probabile che il suo organismo stia affrontando un problema più serio.

Sono tutti casi nei quali è sempre meglio informare il veterinario.


Tempo di cicatrizzazione della ferita nel gatto: domande frequenti

Quanto tempo impiega una ferita di gatto a cicatrizzare completamente?

Il tempo di cicatrizzazione di una ferita nel gatto varia in base al tipo di lesione. Una ferita chirurgica pulita può chiudersi superficialmente in 10-14 giorni, ma la guarigione completa dei tessuti profondi può richiedere diverse settimane. Le ferite aperte, infette o più gravi possono necessitare da 4 a 8 settimane, se non di più, per una cicatrizzazione completa. Ogni gatto ha tempi di recupero diversi e la supervisione veterinaria è fondamentale.

Quali fattori influenzano la cicatrizzazione di una ferita nel gatto?

Diversi fattori possono rallentare o accelerare la cicatrizzazione: l'età del gatto, il suo stato di salute generale, la presenza di patologie croniche come diabete o infezioni virali, e l'assunzione di farmaci immunosoppressori. Anche la localizzazione della ferita, la presenza di infezioni, corpi estranei o tessuto necrotico e la perfusione sanguigna dell’area lesionata rivestono un ruolo importante. Ogni dettaglio può fare la differenza nel tempo di guarigione.

Come posso aiutare il mio gatto a guarire più rapidamente da una ferita?

Per aiutare il tuo gatto a guarire in modo ottimale, è fondamentale mantenere la ferita pulita, usare disinfettanti adatti e impedire che si lecchi o gratti la zona lesa. L’uso di collari elisabettiani o indumenti protettivi può essere molto utile. Inoltre, si possono applicare prodotti cicatrizzanti a base naturale, sempre sotto consiglio veterinario. È importante monitorare ogni giorno la ferita per cogliere eventuali segni di complicazioni e intervenire tempestivamente.

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