Dermatite con croste nel gatto: come alleviare i sintomi in modo naturale

 

In questo articolo parliamo di…

  • La dermatite felina con croste non è una patologia in sé, ma un sintomo di disturbi più profondi, come allergie, infezioni o parassiti. Identificare la causa scatenante è fondamentale per impostare una terapia efficace e prevenire le recidive.
  • Il prurito intenso, la comparsa di croste, la perdita di pelo e i cambiamenti comportamentali sono segnali chiari che richiedono attenzione immediata. Un intervento tempestivo può evitare complicazioni e migliorare la qualità di vita del gatto.
  • I rimedi naturali, come calendula, arnica, achillea e CBD idrosolubile, possono affiancare le terapie veterinarie per ridurre il disagio cutaneo. Tuttavia, vanno sempre utilizzati sotto supervisione veterinaria per garantire efficacia e sicurezza.

Dalle allergie ai parassiti, fino all’impatto dello stress, la dermatite felina si presenta come una condizione complessa da affrontare con strumenti diagnostici adeguati e terapie veterinarie supportate da rimedi naturali efficaci

La dermatite con croste è una problematica cutanea piuttosto comune nei gatti, spesso fastidiosa per loro e preoccupante per noi.

La pelle, oltre a essere una barriera fisica, riflette lo stato di salute generale del micio. Se si infiamma, causando prurito e crosticine, ci sta mandando un chiaro messaggio: qualcosa non va.

La dermatite, infatti, è più un sintomo che una malattia vera e propria, e può nascondere una serie di problemi più profondi. Sapere cosa la provoca e come trattarla con attenzione è il miglior modo per aiutare il nostro gatto a stare bene.

Vediamo quindi insieme quali sono le cause più comuni, i segnali da tenere d’occhio e i rimedi naturali che possono dare sollievo.

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Cause comuni della dermatite con croste nel gatto

Le ragioni che possono portare un gatto a sviluppare una dermatite con formazione di croste sono svariate e, talvolta, interconnesse. Una delle più comuni? I parassiti esterni.

Pulci, acari e zecche non solo irritano direttamente la pelle, ma possono anche causare reazioni allergiche forti, come la dermatite allergica da pulci (DAP). Il risultato è prurito insistente, lesioni e croste.

Poi ci sono le allergie, sia alimentari che ambientali. Alcuni gatti possono reagire a certe proteine nel cibo, altri a pollini, acari della polvere o persino a prodotti per la pulizia usati in casa. In entrambi i casi, il corpo reagisce con un’infiammazione che si traduce in grattamenti continui, che danneggiano la cute e favoriscono la formazione di croste.

Un altro possibile colpevole sono le infezioni batteriche o fungine, che spesso arrivano come conseguenza del grattamento e trovano terreno fertile in una cute già provata, ad esempio dal grattamento o ad altre forme di trauma (come morsi e graffi).

La pelle danneggiata, infatti, diventa un terreno fertile per la proliferazione di microrganismi.

Infine, non bisogna sottovalutare l'impatto dei fattori ambientali e dello stress.

I nostri amici felini, lo sappiamo bene, sono animali estremamente sensibili. Cambiamenti significativi nella routine, l'introduzione di un nuovo animale in casa, un trasloco o persino variazioni climatiche possono indebolire il sistema immunitario del gatto, rendendolo più suscettibile a problemi cutanei.

Una volta capita la possibile causa, il passo successivo è saper leggere i segnali che ci manda il gatto.

Gatto tigrato con la dermatite si lecca la zampina | RimosVet

Riconoscere i segnali: i sintomi della dermatite nel gatto

Il campanello d’allarme più frequente è il prurito intenso e persistente, un segnale chiaro che qualcosa non va.

Un micio che si gratta, si lecca o si morde ripetutamente, soprattutto in zone specifiche come testa, collo, dorso o alla base della coda, sta manifestando un fastidio evidente, spesso legato a un’irritazione cutanea.

Quando il prurito è continuo, però, il rischio è che il gatto sviluppi delle lesioni cutanee vere e proprie. E tra i segnali più evidenti ci sono le croste, che possono assumere colorazioni diverse (dal giallastro al brunastro o nerastro) e presentare consistenze variabili, in base alla causa scatenante e alla presenza di eventuali infezioni secondarie.

A queste si associano spesso altri segni come eritema (arrossamento), papule (rilievi solidi) o pustole (rilievi con pus), che contribuiscono a peggiorare il quadro clinico.

Un altro sintomo frequentemente associato alla dermatite è l'alopecia, ovvero la perdita di pelo. Questa può presentarsi a chiazze, nelle zone più colpite dal prurito e dal grattamento, o essere più diffusa.

La qualità del mantello può, inoltre, apparire scadente, opaco e con presenza di forfora.

È importante osservare anche eventuali cambiamenti comportamentali: il gatto può diventare più schivo, irritabile o passare più tempo nascosto. Alcuni mangiano meno o dormono peggio. Sono tutti segnali da non ignorare.

Quando succede, è il momento di rivolgersi al veterinario per una diagnosi precisa.

Dermatite con croste nel gatto: quali esami servono per una diagnosi precisa

La dermatite con croste nel gatto, come abbiamo visto, può avere cause estremamente diverse, e solo una diagnosi accurata può identificare il problema specifico e, di conseguenza, il trattamento più appropriato.

Agire alla cieca, magari con trattamenti generici, può ritardare la guarigione e peggiorare il problema.

Solo il veterinario può stabilire la causa precisa e indicare il trattamento giusto. E per farlo, potrebbe consigliare alcuni esami specifici, tra cui:

  • raschiati cutanei, per trovare parassiti o funghi;
  • lampada di Wood, se si sospetta una micosi;
  • test allergologici, per individuare eventuali allergeni;
  • esami del sangue, utili a valutare lo stato generale di salute;
  • biopsie cutanee, nei casi più complessi.

Anche le diete ad esclusione sono uno strumento diagnostico quando si sospetta di allergie alimentari.

Una volta stabilita la causa esatta, il veterinario potrà impostare una terapia mirata, che potrà includere farmaci specifici, trattamenti topici, modifiche dietetiche e, come valido supporto, anche l'utilizzo di rimedi naturali per alleviare i sintomi e coadiuvare il processo di recupero.

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Rimedi naturali e coadiuvanti per alleviare i sintomi della dermatite

Una volta stabilita la causa e impostato il trattamento medico, si possono affiancare alcuni rimedi naturali per migliorare la salute della pelle e ridurre il fastidio.

Attenzione però: questi rimedi non sostituiscono le cure veterinarie, ma possono essere un valido supporto.

Tra le risorse che la natura ci offre, troviamo estratti vegetali tradizionalmente apprezzati per le loro virtù. L'achillea è conosciuta per le sue capacità emollienti e idratanti. La calendula è spesso impiegata per le sue qualità lenitive e calmanti, mentre l'arnica è nota per le sue proprietà lenitive e benefiche in caso di irritazioni.

Accanto a questi, un altro ingrediente di interesse è il Cannabidiolo sintetico (CBD), prodotto in forma idrosolubile e garantito privo di metalli pesanti. Il CBD è noto per le sue molteplici proprietà:

  • possiede riconosciute proprietà antiossidanti, aiutando a contrastare i radicali liberi;
  • ha un'azione antiseborroica, contribuendo a regolare la produzione di sebo;
  • svolge una funzione di skin conditioning (miglioramento delle condizioni della pelle) e skin protecting (protezione della pelle);
  • è inoltre una fonte di antiossidanti naturali e si rivela un alleato nel disturbo post traumatico da stress.

Grazie a queste sue caratteristiche, contribuisce a lenire e a prevenire situazioni di malessere, rilassando ed attenuando infiammazioni o eventuali pruriti, supportando il benessere e l’equilibrio delle normali funzionalità corporee.

Questi ingredienti possono essere veicolati attraverso prodotti specifici per uso veterinario, pensati per il benessere animale. Ad esempio, la linea Kanarescue® offre formulazioni che li combinano:

  • Kanarescue® Bath: è uno shampoo dermatologico a basso tenore di schiuma. Grazie alla presenza di calendula, arnica e CBD idrosolubile, i cui principi attivi sono noti per le loro azioni lenitive, calmanti e balsamiche, è indicato come trattamento di supporto in caso di dermatosi, prurito, irritazioni e arrossamenti.
  • Kanarescue® Foam: è una spuma dermatologica, pratica anche perché utilizzabile senza risciacquo. La combinazione di achillea, arnica e CBD idrosolubile, ingredienti dalle note proprietà idratanti, emollienti e lenitive, la rende un trattamento di supporto per dermatosi, prurito, irritazioni e arrossamenti.

L'utilizzo di prodotti contenenti questi principi attivi può quindi contribuire a lenire e a prevenire situazioni di malessere cutaneo, supportando il gatto nel recupero del comfort.

È fondamentale, tuttavia, sottolineare che l'impiego di qualsiasi prodotto coadiuvante deve avvenire seguendo sempre le indicazioni del proprio medico veterinario. Sarà lui a valutare l'effettiva necessità e la corretta modalità d'uso nel contesto specifico della salute del tuo micio.

L'adozione di questi rimedi, unita a una gestione attenta dell'ambiente e dell'alimentazione, rappresenta un approccio olistico fondamentale per la prevenzione e la gestione a lungo termine della dermatite felina.


Dermatite con croste nel gatto: domande frequenti

Quali sono le cause più comuni della dermatite con croste nel gatto?

Le cause più frequenti includono parassiti come pulci e acari, allergie alimentari o ambientali, infezioni batteriche o fungine e persino lo stress. Tutti questi fattori possono provocare irritazioni cutanee, prurito e la formazione di croste. Spesso le cause sono interconnesse e solo un’analisi approfondita può individuare il problema reale. È importante osservare il comportamento del gatto e i segnali cutanei per intervenire in tempo. Una diagnosi precoce consente un trattamento mirato e più efficace.

Quali sono i principali sintomi della dermatite felina?

Il sintomo più evidente è il prurito continuo, che porta il gatto a grattarsi, leccarsi o mordersi spesso. Si osservano croste di colore variabile, arrossamenti, papule o pustole e perdita di pelo. Il mantello può apparire spento, con forfora e zone prive di pelo. Cambiamenti comportamentali, come irritabilità o apatia, sono frequenti. Tutti questi segnali indicano un disagio cutaneo che richiede attenzione veterinaria.

Quali rimedi naturali possono alleviare i sintomi della dermatite nel gatto?

Tra i rimedi naturali più efficaci ci sono estratti vegetali come achillea, calendula e arnica, noti per le loro proprietà lenitive. Anche il Cannabidiolo sintetico (CBD) è utile grazie all’azione antiossidante, regolatrice del sebo e calmante. Questi ingredienti sono presenti in prodotti specifici veterinari, come shampoo o spume dermocosmetiche. Tuttavia, devono essere usati solo su consiglio del veterinario, come supporto alla terapia medica.

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